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Chi c’era con Maria Giovanna Maglie al Circolo dello Scandalo. Foto di Pizzi

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Maria Giovanna Maglie e Augusto Minzolini
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Ana Maria Quiñones e Maria Pia Ruspoli
Monica Macchioni e Augusto Minzolini
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Monica Macchioni e Augusto Minzolini
Monica Macchioni e Augusto Minzolini
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Claudio Martelli
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Francesco D'Onofrio
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Maria Giovanna Maglie e Guya Sospisio
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Guya Sospisio e Lillio Sforza Ruspoli
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Enrica Bonaccorti e Guia Sospisio
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Guya Sospisio e Giuseppe Pecoraro
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Guya Sospisio e Enrica Bonaccorti
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Guya Sospisio e Enrica Bonaccorti
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Lillio Sforza Ruspoli
Maria Giovanna Maglie e Augusto Minzolini
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Maria Giovanna Maglie e Augusto Minzolini
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Guya Sospisio e Margherita Boniver
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Massimo Teodori e Margherita Boniver
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Maria Giovanna Maglie
Giancarlo Loquenzi e Augusto Minzolini
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Giancarlo Loquenzi e Augusto Minzolini
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Idris Al Senussi
Monica Macchioni e Augusto Minzolini
Monica Macchioni e Augusto Minzolini
Maria Giovanna Maglie e Augusto Minzolini
Giancarlo Loquenzi e Augusto Minzolini

Si chiama Circolo dello Scandalo e si è costituito il 22 aprile a Roma con “obiettivi piccoli, idee forti, un’avversione radicale per le regole del politically correct che ci asfissiano”. Lo ha spiegato Maria Giovanna Maglie a Formiche.net, allegando anche il manifesto attorno al quale gli aderenti al circolo fanno riferimento.

Il secondo incontro del Circolo si è tenuto in Villa Sospisio, la residenza di “Donna Guya” a Roma, il 26 novembre e per Formiche.net era presente Umberto Pizzi.

Tra i partecipanti Claudio Martelli, Augusto Minzolini, Monica Macchioni, Enrica Bonaccorti, Giancarlo Loquenzi e tanti altri…

Ecco il Manifesto del Circolo dello Scandalo:

La libertà e la responsabilità individuale sono il fondamento di una società civilizzata; lo Stato è soltanto lo strumento dei cittadini di cui è al servizio; ogni atto dello Stato deve rispettare i principi della responsabilità democratica; la libertà costituzionale è basata sui principi della separazione dei poteri; la giustizia richiede che in ogni procedimento penale l’imputato abbia diritto ad un rapido processo pubblico, e ad un equo verdetto scevro da qualunque influenza politica; il controllo statale dell’economia e i monopoli privati minacciano entrambi la libertà politica; diritti e doveri sono inscindibili; ogni cittadino condivide una responsabilità morale verso gli altri; un mondo pacifico può essere costruito solo sul rispetto di questi principi e sulla cooperazione tra le società democratiche.

Crediamo che le condizioni essenziali della libertà individuale comprendano il rispetto della legge,uguali opportunità di raggiungere un’ educazione completa e diversificata, la libertà di parola, di associazione e di accesso all’informazione, uguali diritti e opportunità per uomini e donne, la tolleranza delle diversità, essere inclusi nel contesto sociale, la promozione dell’iniziativa privata e delle occasioni di occupazione.

Siamo persuasi che la società fondata sul senso civico e sulla democrazia costituzionale rappresenti la base più giusta e stabile per l’ordine politico. Ove per società fondata sul senso civico noi intendiamo una società costituita da cittadini liberi che vivono in un sistema di leggi certe, con diritti individuali garantiti e con i poteri di governo limitati e soggetti al controllo dei cittadini.

Siamo certi che un’economia basata sulle regole del libero mercato conduca alla più efficiente distribuzione di ricchezze e di risorse, e incoraggi l’innovazione e promuova la flessibilità
In Italia oggi di liberale c’è veramente poco, il nostro Paese è scivolato al posto numero 48 delle statistiche mondiali proprio nel rispetto della libertà personale. Ci vogliono catechizzare su tutto, anche i piccoli piaceri personali: una sigaretta,un bicchiere di vino, una caramella, ma non rinunciano mai a riscuotere tasse esose su quel che demonizzano. Forse anche un Circolo di libertari, liberisti, libertini, che non intendono rassegnarsi, può dare un contributo, in allegria, naturalmente.

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