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Le foto della proclamazione del nuovo sindaco di Torino Chiara Appendino

CHIARA APPENDINO
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Chiara Appendino
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“Abbiamo tutti insieme l’occasione di cambiare la storia”. È così che ha concluso il suo discorso di insediamento Chiara Appendino, sindaca di Torino, che si è tenuto il 30 giugno. Lei che durante tutta la compagna elettorale si è definita una olivettiana e progressista, ha citato – in Sala Rossa – proprio Adriano Olivetti: “Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande”.

“Occorre una nuova concezione della politica, come più volte ho affermato in questi mesi, nella quale i componenti del servizio della partecipazione e dell’ascolto siano i pilastri di un rinnovato edificio sociale”, ha dichiarato Appendino da Palazzo Civico. “Ciascuno di noi non può considerarsi privo di responsabilità, per ciò che accade anche a migliaia di chilometri di distanza dalla città nella quale viviamo”, ha proseguito la neo sindaca, che in apertura del suo discorso ha voluto ricordare le vittime dell’attentato di Istambul.

“Noi tutti siamo chiamati a diventare persone, uniche nella propria identità, responsabili nei confronti del prossimo e attivi operatori di una solidarietà che prescinda dalle paure ataviche, iscritte nella milionaria storia della nostra evoluzione biologica”, ha sollecitato ancora Appendino, con la consapevolezza che “solo in una società armoniosa e strutturalmente solidale si può avere una reale sicurezza”.

(Foto: Torino Click/Redazione web)
(Testo: Askanews)


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