Una giornata di dibattiti e interviste faccia faccia sui temi dell’Occidente e la rottura degli ordini democratici, sulle nuove egemonie culturali in Europa e i nuovi scenari internazionali si è tenuta ieri al Centro studi americani dal titolo Colloqui sulla democrazia. Tanti i relatori in sala: da Fabrizio Cicchitto ad Antonio Zennaro da Anthony Scaramucci (qui cosa ha detto) a Maria Latella, poi ancora Andrea Orlando, Riccardo Fraccaro, Stefano Feltri.
“Partiamo dal nodo di contenuto. E dico che il punto non è il conflitto in sé sui conti con l’Europa. Perché avremmo anche potuto sfidare Bruxelles sul parametro del 3%, però avremmo dovuto farlo concentrando tutte le risorse in due direzioni: investimenti infrastrutturali e riduzione della pressione fiscale per le imprese e il costo del lavoro”, ha detto Fabrizio Cicchitto in una conversazione con Formiche.net a margine del panel dedicato all’Occidente e alla rottura degli argini democratici. “Questo sì che sarebbe stato funzionale alla crescita, all’aumento della produttività, all’aumento dell’occupazione e all’aumento dei salari. Bruxelles avrebbe avuto più di una difficoltà a bocciarci. Senza dimenticare che, visto che siamo di fronte a un governo che si autodenomina del cambiamento, si sarebbero potuti anche misurare con il nodo della pur minima riduzione della spesa pubblica andando oltre l’eliminazione dei vitalizi di duemila parlamentari” (qui l’intervista completa).
Ecco tutte le foto della giornata.
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