La cittadina di Codogno, nel Lodigiano, tra i focolai del coronavirus, continua l’isolamento imposto come misura sanitaria d’emergenza. E se la vita nel Paese resta sospesa, ad essere in grande difficoltà sono gli allevatori, obbligati a resistere e per produrre cibo ed evitare che muoiano gli animali che sfamano l’Italia.
“I trattori sono fermi – dice Antonio Falchetti, contadino di Codogno sentito da Repubblica – i grossisti di semi della zona, chiusi. Chi vive grazie alla terra, da generazioni lotta contro malattie e calamità. Per la prima volta, oggi non so come affrontare un nemico che minaccia di devastare l’intera agricoltura italiana”. Da Cina e Russia le prime richieste di “chiarimenti”.