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Vytenis Andriukaitis, commissario europeo alla Salute in conferenza stampa a Roma. Le foto

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Vytenis Andriukaitis e Manuela Conte

Il commissario europeo alla Salute Vytenis Andriukaitis ha ricevuto ieri i giornalisti in una conferenza stampa organizzata a Roma dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. I temi affrontati hanno toccato argomenti quali la xylella, l’alimentazione e i vaccini.

“Il governo italiano e quello regionale della Puglia non hanno dato prova della volontà politica di risolvere il problema e la Xylella non è stata fermata”, ha detto durante la conferenza il commissario uscente. “Sono consapevole degli ulteriori passi compiuti ultimamente dall’Italia e la invito al più presto a rispettare la recente sentenza della Corte di Giustizia Europea e a dedicare ulteriori sforzi per risolvere questo problema”. Andriukaitis ha ricordato la recente lettera inviata all’Italia sul tema ribadendo che “la data ultima per rispondere è il 21 novembre da parte dell’Italia”.

“Sappiamo che in Europa sprechiamo 88 milioni di tonnellate di cibo, 109 milioni di persone si trovano in una condizione di povertà e 36 milioni possono permettersi di consumare cibo buono solo un giorno sì e uno no. È un grande scandalo dal punto di vista etico e morale e questi sprechi vanno dimezzati entro il 2030”, ha continuato il commissario. “Sarà forse la mia ultima visita in Italia come commissario, e sono stato felice di notare che il tema dello spreco alimentare è stato preso molto sul serio anche dalla comunità cattolica e dal Santo Padre. Immaginiamo queste 88 milioni di tonnellate di cibo sprecato – ha sottolineato – accumulate in un unico luogo: questo provocherebbe enormi emissioni di gas serra, problemi climatici, spreco di energia”.

Sui vaccini poi si espresso positivamente: “Sono felice che la situazione in Italia stia cambiando in senso positivo. La legge Lorenzin era sotto attacco qualche anno fa, ora invece sono contento che sia stata applicata e l’approccio sia cambiato. E per noi è benvenuto l’approccio del governo basato sulla scienza. Tutto questo – ha proseguito – sta portando a un aumento delle coperture vaccinali e anche il focolaio del morbillo appare sotto controllo. Ma parallelamente 4 Stati membri dell’Ue hanno perso lo status di Paese privo di morbillo, malattia che ha fatto registrare 19mila casi quest’anno. Dobbiamo cooperare e spiegare alla società i pericoli della riluttanza a vaccinarsi, presentando conoscenze basate sulle evidenze scientifiche sul fatto che i vaccini sono un mezzo anche economico di prevenzione. Non dipende dal fatto che la vaccinazione sia obbligatoria o meno: le radici” di quanti esitano di fronte alle vaccinazioni “sono diverse ed è un fenomeno che esiste sia in Paesi dove i vaccini sono obbligatori, sia dove sono volontari. La chiave è informare le persone e risolvere i loro dubbi con informazioni basate sulla scienza”.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)


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