È stato presentato ieri al Centro Studi Americani l’ultimo libro di Dario Di Vico, intitolato “Nel Paese dei disuguali. Noi, i cinesi e la giustizia sociale” (edito da Egea). Presenti assieme all’autore Mara Carfagna, deputata di Forza Italia, Claudio De Vincenti, ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno e Giuliano Amato, già presidente del consiglio e ora giudice costituzionale, moderati dal direttore del Csa, Paolo Messa. Nella sua inchiesta Di Vico esamina “le vie infinite che ha preso la disuguaglianza”, alternando una fase di analisi a una descrittiva. “Prima ho raccolto il materiale, poi ho scavato dentro quei singoli mondi per cercare di comprenderli”, ha spiegato Di Vico.
Gli esempi nel libro sono molteplici: si passa dai cinesi di Prato, che rappresentano un problema a differenza di quelli di Milano, alle differenti abitudini alimentari dei giovani, che evidenziano la contrapposizione tra il nord sempre più salutista e un meridione dove sono in crescita i tassi di obesità e sovrappeso. Sotto accusa il “determinismo economico del Pil” e il “fossato che si è aperto tra le generazioni” a causa dell’impostazione statica e antiquata dello Stato, incapace di comprendere i mutamenti sociali, culturali ed economici avvenuti negli ultimi trenta anni. Entrando nell’aspetto politico, una delle tesi di Di Vico è che la diseguaglianza sia stata una materia prima “lavorata molto bene dalla sinistra che ha dato diritti alle persone disagiate, ponendosi come mediatore e costruendo così una macchina politica” (continua a leggere).
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le foto.
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