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Enrico Garaci racconta la storia degli anni ’80 al Cnr. Foto di Pizzi

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Gianni Letta
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Francesco Bove, Andrea Monorchio
Enrico Geraci
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Massimo Inguscio, Enrico Garaci
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Gianni Letta, Massimo Inguscio, Enrico Garaci
Mario e Marisa Stirpe, Andrea Monorchio
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Mario e Marisa Stirpe, Andrea Monorchio
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Massimo Inguscio
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Enrico Garaci
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Enrico Garaci
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Enrico Garaci
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Enrico Garaci
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Paolo Cirino Pomicino
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Paolo Cirino Pomicino, Lucia Marotta
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Orazio Schillaci, Gianni Letta
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Elettra Marconi, Enrico Garaci
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Andrea Monorchio
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Francesco Bove
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Paolo Cirino Pomicino, Franco Coppi
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Franco Coppi
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Giovanni Tria
Cesare Cursi, Enrico Geraci
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Cesare Cursi, Enrico Garaci
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Enrico Garaci, Andrea Monorchio
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Enrico Garaci, Marisa Stirpe
geraci
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Enrico Garaci, Giovanni Tria
Enrico Geraci
Mario e Marisa Stirpe, Andrea Monorchio
Cesare Cursi, Enrico Geraci
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È stato presentato ieri nell’aula magna del Cnr il libro di Enrico Garaci “Una storia degli anni ottanta”, un volume autobiografico che racconta la nascita dell’Università di Tor Vergata. In una sala colma di personalità del mondo scientifico e istituzionale, hanno presentato il libro dopo il saluto del presidente del Cnr Inguscio, l’attuale rettore dell’Ateneo Orazio Schillaci, l’avvocato Franco Coppi, insieme a lui negli anni della fondazione, e Gianni Letta, all’epoca direttore del Tempo e sostenitore della nascita dell’Università, che al libro ha dedicato una bella prefazione.

A leggere brani del libro per un uditorio a tratti commosso a tratti divertito gli allievi del’Accademia del Cantiere teatrale Matilde Macera e Michele Mencarella che hanno raccontato stralci di un’avventura che da un’area popolata da pecore e pastori è diventata un policlinico universitario dove lavorano più di milleottocento persone e si fa ricerca a livello internazionale.

La nascita e lo sviluppo di Tor Vergata,che si è intrecciata con la vicenda umana e politica di Enrico Garaci, sceso in campo su richiesta della DC come sindaco di Roma, è raccontata in questo libro, con un tratto leggero e ironico, con lo stile di un racconto “minimo”, ma si può scorgere in ogni riga una testimonianza importante di anni che hanno segnato la storia dell’Italia e in particolare della città di Roma. Il libro è anche un’istantanea scattata sul nostro Paese, su ciò che siamo stati ma che in parte siamo ancora ma soprattutto come una “passione di vivere” che resta l’unico motore capace di costruire il futuro.

Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le foto.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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