“Oggi nasce il Patto per l’Italia, per concorrere alla Ripartenza e per costruire quello che abbiamo definito il ‘Mondo Nuovo’. Questo progetto ambizioso e forse visionario, nasce grazie all’impegno della Fondazione Guido Carli e del mondo imprenditoriale più avanzato, espressione dell’ingegno italiano. Siamo qui per offrire un contributo di idee e di progetti che, con il sostegno della nostra Fondazione e di tutte le categorie vitali del mondo economico e del lavoro, potrà diventare un unico documento di supporto all’azione di governo. Uno sforzo intellettuale che può essere reso concreto se ci sarà il contributo di ciascuno di noi. ‘O lavoriamo insieme per uscire dalla crisi o non ne usciremo mai’, è stato il monito lanciato lo scorso settembre proprio da Papa Francesco. Il Mondo Nuovo non è una terra promessa, tanto meno un miraggio: è la missione alla quale siamo chiamati. Tutti, senza alcuna esclusione”. Così Romana Liuzzo, presidente della Fondazione Guido Carli, aprendo la Convention dal titolo Il Mondo Nuovo/La Ripartenza.
L’evento ha riunito intorno allo stesso tavolo top manager di grandi aziende, esponenti del mondo economico finanziario e di quello politico-istituzionale, per discutere e trovare insieme le basi necessarie sulle quali edificare la prossima fase: quella della nuova costruzione e della ripresa del nostro Paese.
In apertura un messaggio inviato per l’occasione da papa Francesco: “Le istituzioni, insieme a coloro che sono preposti alla tutela dei malati, si sforzino di porre al centro della loro sollecitudine la persona con i suoi diritti, con particolare attenzione agli anziani che rappresentano un patrimonio della collettività. Dobbiamo far prevalere la cultura dell’accoglienza sulla mentalità dello scarto, secondo cui si prestano cure maggiori a chi porta vantaggi produttivi alla società: sono quindi riconoscente nei confronti degli operatori sanitari, e di chi durante la pandemia si impegna per alleviare il dolore di chi soffre”.
“Guido Carli è stato una figura fondamentale per la nostra Repubblica, membro della Consulta nazionale, governatore della Banca d’Italia, più volte Ministro, Senatore. Ha rappresentato l’Italia in momenti chiave del dopoguerra, da Bretton Woods alla firma del Trattato di Maastricht. La sua lungimiranza, la sua profondità di pensiero, il suo convinto europeismo costituiscono tuttora un punto di riferimento per chi lavora nelle Istituzioni”, ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel videomessaggio inviato all’evento della Fondazione Guido Carli. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione storica per rendere l’industria e l’economia più innovative e sostenibili. Rappresenta anche un’opportunità straordinaria per ridurre le diseguaglianze: di genere, di reddito, generazionali. Per realizzare questi obiettivi, dobbiamo procedere in modo coerente e – come direbbe Carli – ordinato”, ha aggiunto.
“Il Pnrr, con i suoi 50 miliardi annui per cinque annui, non può fare da solo una rivoluzione”, ha detto poi salendo sul palco il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Si tratta di una scintilla, un acceleratore per idee nuove e anche un cambiamento culturale: dobbiamo pensare al mondo nuovo considerando che i grandi paesi avanzati, il G20, devono fare uno sforzo superiore rispetto al passato nel contrasto alle disuguaglianze globali”, ha detto, aggiungendo che disuguaglianze e lotta al cambiamento climatico sono due facce della stessa medaglia. “Serviranno risorse finanziarie enormi, una maggiore collaborazione pubblico-privata anche a livello globale e uno sforzo tecnologico enorme, perché questa battaglia la vinceremo solo con le nuove tecnologie”, ha detto.
Ricordando quanto affermato recentemente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul “softpower italiano che è la creatività” Gianni Letta ha iniziato il suo intervento citando il Capo dello Stato e il suo appello “allo sforzo corale di tutti i cittadini e alla coesione nazionale per uscire dalla crisi” come il Paese seppe fare “quando si trattò di uscire dalla tragedia immane della guerra”. Uno sforzo corale, ha ricordato, che fu possibile “grazie anche ad una classe politica illuminata e ad una classe dirigente capace che affiancò la politica”; una classe dirigente di cui Guido Carli, ha sottolineato, “è stato fra i protagonisti”.
Al dibattito, in stile talk show, moderato dal giornalista Nicola Porro, hanno partecipato Aldo Bisio, Amministratore Delegato Vodafone Italia; Michela Vittoria Brambilla, Presidente Leidaa; Urbano Cairo, Presidente Cairo Communication e Rcs; Claudio Descalzi, Amministratore Delegato Eni; Oscar Farinetti, Fondatore Eataly; Luigi Ferraris, Amministratore Delegato Ferrovie dello Stato; Giovanni Malagò, Presidente Coni; Stefano Sala, Amministratore Delegato Publitalia’80.