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Tutti i “Leader per forza” di Funiciello raccontati alla Luiss. Le foto

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Luigi Gubitosi
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Ernesto Maria Ruffini, Giuseppe Zafarana, Luigi Gubitosi, Paolo Gentiloni, Romano Prodi
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, Luigi Gubitosi, Paolo Gentiloni, Romano Prodi, Antonio Funiciello e Fabio Corsico
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Gianni Letta
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Luigi Gubitosi e Romano Prodi
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Luigi Gubitosi e Romano Prodi e Paola Severino
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Giuseppe Zafarana e Ernesto Maria Ruffini
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Luigi Abete e Paola Severino
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Paolo Gentiloni, Luigi Gubitosi e Fabio Corsico
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Fabio Corsico e Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Luigi Gubitosi e Fabio Corsico
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Paolo Gentiloni, Luigi Gubitosi
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Paola Severino
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Paola Severino
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Gianni Letta
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Luigi Gubitosi
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Paolo Gentiloni,
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Gianni Letta
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Gianni Letta
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Luigi Gubitosi e Paola Severino
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Romano Prodi
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Fabio Corsico
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Paolo Gentiloni
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Giuseppe Zafarana
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Paola Severino e Bruno Frattasi
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Francesco Di Ciommo
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Paolo Gentiloni e Luigi Gubitosi
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Luigi Gubitosi e Fabio Corsico
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Luigi Contu
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Antonio Funiciello
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Luigi Gubitosi
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Romano Prodi e Paolo Gentiloni
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Romano Prodi
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Romano Prodi
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Romano Prodi
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Gianni Letta e Romano Prodi
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Paolo Gentiloni
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Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Paolo Gentiloni
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Paolo Gentiloni
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Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Fabio Corsico
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Paolo Gentiloni, Luigi Gubitosi, Fabio Corsico e Antonio Funiciello
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Luigi Abete, Bruno Frattasi, Romano Prodi e Paola Severino
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Paolo Gentiloni, Fabio Corsico, Antonio Funiciello, Romano Prodi
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Luigi Gubitosi, Fabio Corsico, Antonio Funiciello, Bernanrdo Mattarella e Gianni Letta
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Bruno Frattasi e Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Antonio Funiciello
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Luigi Abete e Antonio Funiciello
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Luigi Gubitosi e Romano Prodi

Romano Prodi, Gianni Letta, Luigi Gubitosi, Fabio Corsico e Paolo Gentiloni hanno presentato ieri alla Luiss l’ultimo libro di Antonio Funiciello, già capo di gabinetto a Palazzo Chigi proprio con il commissario europeo e fino allo scorso anno con Mario Draghi.

Nel volume, “Leader per forza. Storie di leadership che attraversano i deserti”, edito da Rizzoli, l’autore prende in esame tre coppie di politici del passato: Golda Meir e Harry Truman, Cavour e Lincoln, Nelson Mandela e Václav Havel. Raccontando anche altri personaggi, da Angela Merkel a Draghi e partendo da Mosè, colui che guida un popolo nel deserto dell’incertezza.

Il tutto per tracciare una sorta di ritratto del leader assente e di cui invece c’è assoluto bisogno per affrontare la sfida del presente. Ha detto  Gianni Letta ”Molto spesso sono le circostanze a fare un leader. Vogliamo talento e fortuna. Ma le leadership sono essenziali in una democrazia funzionante. Oggi c’è tanta crisi di leadership forse perché parlano di Stato ma non so quanto ragionino di Stato”, ha sottolineato.

Per Gubitosi, presidente dell’università Luiss Guido Carli, ”non c’è una ricetta magica per essere leader. È impossibile ottenere una carriera di leader, è una questione di opportunità, di fortuna”. E inoltre: “La capacità di prendere decisioni. La caratteristica che manca di più in politica oggi è forse proprio la mancanza di decisione”, ha affermato il presidente.

”Le leadership democratiche in questo momento faticano di più. Per la difficoltà nella capacità di decidere. Le leadership autocratiche possono decidere più velocemente, non devono rendere conto ad alcun processo democratico”, ha osservato l’autore del libto. ”Si va definendo un equilibrio nuovo. In questa capacità di leggere il contesto di trasformazione che viviamo, si misurano le leadership attuali. Gli arcieri bravi, diceva Machiavelli, sono quelli a cui non si cosa mirino. Ma siamo noi ‘follower’ a non capirlo, lui il leader lo sa benissimo perché vede più lontano”.

Per Paolo Gentiloni “Funiciello è un intellettuale manager”, ha detto. “La sua passione è la politica condita di cultura, ma anche la manovra politica. Quello che succede attorno alla politica, che si muove nelle stanze del potere perché si diverte”. “Le leadership possono essere fortissimamente volute”, ha continuato. “Ma possono anche arrivare per caso, come i leader per caso che cita Funiciello. Se mi chiedessero chi sarebbe un leader oggi direi Zelensky, che è diventato quello che è diventato grazie alla invasione russa che con la sua tenuta riesce a difendere i nostri valori”.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)



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