Il 7 e l’8 luglio, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha partecipato al G20 di Amburgo, vertice che ha riunito i capi di Stato e di governo dei Paesi più industrializzati. Il primo ministro, in conferenza stampa al termine dei lavori ha detto che sulle questioni delle migrazioni è stato trovato un “compromesso onorevole”. “La questione migratoria, molto importante per noi anche se non era centrale in questo forum”, ha dichiarato, “è stata affrontata da un punto di vista di collegamento con i temi dell’Africa e dello sviluppo economico africano, un tema sul quale c’è stato certamente un dibattito. Alla fine è stato positivamente accettato un linguaggio tipico da Nazioni Unite. Ma stiamo parlando di tema migratorio a livello globale, non della rotta centrale del Mediterraneo”, ha sottolineato Gentiloni. “Tuttavia, il fatto di essere riusciti nel documento finale a richiamare gli impegni assunti nel settembre scorso a New York alle Nazioni Unite, e non era scontato, penso che sia un compromesso onorevole”, ha concluso il primo ministro italiano.
Inoltre, ha aggiunto Gentiloni, al G20 di Amburgo c’è stato “l’impegno per la conferma degli accordi di Parigi e come a Taormina c’è stata la distinzione degli Usa”. Il comunicato finale del vertice, infatti, “prende atto” dell’uscita degli Usa dagli accordi di Parigi sul clima, che però vengono definiti “irreversibili”, escludendo dunque qualsiasi rinegoziazione. Dall’altro lato però, il testo consente agli Stati Uniti di “cooperare strettamente con altri partner per facilitare il loro accesso e il loro utilizzo più pulito ed efficace delle energie fossili, aiutandoli a sviluppare quelle rinnovabili e altre fonti di energia pulita”.
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Leggi qui l’approfondimento di Francesco Bechis sul comunicato finale del G20 di Amburgo.
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