L’emergenza migranti sbarca a Trieste. Si è svolto lo scorso 12 luglio il vertice trilaterale che ha visto protagonisti il premier italiano Paolo Gentiloni, la Cancelliera tedesca Angela Merkel e il neo presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron.
L’incontro, che precede quello internazionale dei Balcani, è stato fortemente voluto da Gentiloni per sollecitare nuovamente l’Europa a fare passi concreti per affrontare l’emergenza immigrazione. Nonostante le buone intenzioni, l’apparente clima di collaborazione e le cordialità, il trilateriale della durata di mezz’ora svoltosi a bordo della nave Palinuro, non ha sortito gli effetti sperati.
Pur ammettendo una parte di responsabilità del suo Paese nella questione dei migranti, a fronte delle richieste di aiuto e intervento dell’Italia, Macron non si è detto disposto ad arretrare sulla questione dei migranti economici. Questi e quelli che chiedono asilo sono «due realtà diverse e non cederò a questo spirito di confusione imperante», ha spiegato.
Maggiore apertura da parte della Merkel che ha ribadito la sua solidarietà all’Italia, assicurando che l’Ue «non può essere solo l’Europa dell’economia ma anche l’Europa che affronta insieme tutte le sfide».
Strada ancora in salita, dunque, ma Gentiloni ha assicurato che il lavoro dell’Italia per condividere questa emergenza continuerà senza sosta. «I tre grandi Paesi fondatori – ha dichiarato il premier italiano ad Ansa – condividono alcuni passaggi fondamentali per il futuro dell’Unione. È importante il fatto che Italia, Francia e Germania si riuniscano e condividano alcune idee fondamentali su quello che deve essere il processo di rilancio dell’Ue».
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