Si è spento ieri a Roma, all’età di 85 anni, l’attore George Hilton, originario dell’Uruguay e naturalizzato italiano. Reso famoso grazie agli spaghetti western, aveva ricevuto da poco la Targa d’Oro alla Carriera-Premio Luciano Martino, intitolato al produttore e amico con cui realizzò diversi film.
La sua carriera iniziò in radio, poi nel 1955 si trasferì in Argentina, dove adottò lo pseudonimo di Jorge Hilton, invece del suo nome Jorge Hill Acosta y Lara. Prima dei film poi lavorò per i fotoromanzi. Nel 1963 giunse in Italia e il suo nome divenne quello che tutti conosciamo, George.
Venne lanciato nel genere western dal regista Lucio Fulci col film “Le colt cantarono la morte e fu… tempo di massacro” nel 1966 al fianco di Franco Nero ed in breve divenne un’icona del genere. Da questo punto in pii la sua carriera venne lanciata insieme ad artisti quali Terence Hill, Franco Nero e Giuliano Gemma.
Continuò poi con film drammatici e gialli quali “Lo strano vizio della signora Wardh” (1970), “La coda dello scorpione” (1971), “Tutti i colori del buio” (1972), diretti da Sergio Martino e “Perché quelle strane gocce di sangue sul corpo di Jennifer?” (1972) di Giuliano Carnimeo, sempre affiancato da Edwige Fenech.
Partecipò anche a film polizieschi (“Torino violenta” del 1977), commedie (“Taxi Girl” del 1977) e fanta-avventurosi (“I predatori di Atlantide” del 1983), ma dagli anni ottanta le sue apparizioni si fecero sempre più sporadiche. In quegli anni ha lavorato in diversi film per la tv (“A cena col vampiro” del 1988), telefilm (“College” del 1989) e miniserie (“Tre addii” del 1999). Al cinema era tornato per il sequel di ‘Abbronzatissimi’, ‘Abbronzatissimi 2 – Un anno dopo’ (1993). Nel 2007 aveva preso parte al film “Natale in crociera”, di Neri Parenti, nel ruolo del comandante della nave.
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)