Gianfranco Fini torna in televisione, intervistato da Lucia Annunziata, su Rai3, domenica 30 ottobre. Uscito dalla scena politica da ormai dieci anni, Fini ha deciso di sedersi nel salotto di In Mezz’ora proprio ora che alla guida del governo c’è una donna di destra, Giorgia Meloni.
Come ha ricordato Claudia Fusani sul Riformista, è vero che Meloni ha tanti maestri, ma Fini “ha intravisto subito nel 2001 le potenzialità di quella giovane che, a 24 anni, nominò coordinatrice di Azione Giovani, l’organizzazione giovanile di An, rompendo già allora il tabù di essere la prima dirigente donna del partito. Nel 2006, alla sua prima legislatura, sempre Fini la volle vicepresidente della Camera e nel 2008 ministra della Gioventù nel terzo governo Berlusconi”.
Ecco, se in un punto la storia di Fini e Meloni si tocca, è altrettanto vero che il percorso individuale del fondatore di Alleanza Nazionale parte molto prima.
Deputato per trent’anni, dal 1983 al 2013, presidente della Camera dal 2008 al 2013, agli esordi era segretario nazionale del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale; poi presidente di Alleanza Nazionale, dalla sua fondazione nel 1995 fino al 2008 quando ne promosse lo scioglimento in un nuovo partito di centrodestra, poi fondato insieme a Silvio Berlusconi l’anno successivo col nome di Il Popolo della Libertà.
Nei governi Berlusconi II e III ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio dei ministri e di ministro degli Affari Esteri.
Indimenticabile l’abbandono del Pdl, con uno degli scontri politici più duri e diretti del centrodestra e che mise fine proprio all’esperienza del Popolo della libertà.
Dal 13 febbraio 2011 all’8 maggio 2013, dopo l’abbandono del PdL, divenne presidente del partito politico Futuro e Libertà per l’Italia.
Ecco, allora, una selezione di foto dall’archivio di Umberto Pizzi per ripercorrere la storia politica di Gianfranco Fini.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata