113 archiviazioni nell’ambito dell’inchiesta denominata “il mondo di mezzo” perché “non sono stati trovati elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio“. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha archiviato la posizione di 113 persone che erano state sottoposte a indagine dopo la bufera di Mafia Capitale che sconvolse il Campidoglio nell’autunno del 2014.
Tra le archiviazioni da segnalare anche quella dell’ex sindaco della Capitale Gianni Alemanno che non dovrà più rispondere dell’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, pur risultando ancora accusato dei reati di corruzione e finanziamento illecito. Risultato comprensibilmente sottolineato dallo stesso Alemanno che dopo l’archiviazione ha commentato: “Finalmente, dopo 26 mesi di attesa, è stata definitivamente archiviata dal giudice per le indagini preliminari l’accusa nei miei confronti per il reato assurdo e infamante di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ho creduto nella giustizia, attendendo pazientemente questo momento e sopportando tonnellate di fango che sono state lanciate sul mio nome da esponenti politici e giornalisti che non sanno distinguere un avviso di garanzia da una condanna“.
Alemanno ha poi anche sottolineato l’assoluzione di Antonio Lucarelli che ai tempi della giunta romana di centrodestra ricopriva il ruolo di capo della segreteria politica del sindaco. “Mi sembra giusto sottolineare che oltre al sottoscritto, tra le 113 persone prosciolte c’è Antonio Lucarelli, il mio capo segreteria dell’epoca su cui tante illazioni erano state fatte. L’accusa mafiosa cade quindi non solo per me ma per i miei principali collaboratori, dimostrando ulteriormente la lontananza del mio staff da queste ipotesi di reato“.
Oltre ad Alemanno, è stata archiviata la posizione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Non risultano acquisiti riscontri in ordine alla posizione di Zingaretti“. Con queste parole il gip ha archiviato la posizione del governatore del Lazio. Per il magistrato, “gli elementi acquisiti” nei confronti di Zingaretti, originariamente indagato per corruzione e turbativa d’asta, “si ritengono inidonei a sostenere l’accusa in giudizio“.
Tra le altre, sono state anche archiviate le indagini nei confronti del consigliere regionale Pd Eugenio Patanè (che risultava indagato per turbativa d’asta) e di Maurizio Venafro, l’ex capo di gabinetto di Zingaretti che fu costretto a dimettersi dopo la notizia dell’inchiesta a suo carico.
Nella foto gallery alcuni degli scatti più significativi con cui nel corso di questi anni Umberto Pizzi ha immortalato Gianni Alemanno.
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