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Sergio Mattarella e Giorgia Meloni celebrano il Giorno della Memoria al Quirinale. Le foto

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Victor Fadlun, Riccardo Di Segni Rabbino e Sergio Mattarella
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Sami Modiano e Sergio Mattarella
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Noemi Di Segni
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Sergio Mattarella
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Sergio Mattarella
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Ignazio Larussa e Giorgia Meloni
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Sami Modiano
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Giuseppe Valditara
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Sergio Mattarella e Giuseppe Valditara
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Sergio Mattarella e Giuseppe Valditara e Noemi Di Segni
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Sergio Mattarella e Giorgia Meloni
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Ignazio La Russa Lorenzo Fontana Giorgia Meloni Sergio Mattarella
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Riccardo Di Segni
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Victor Fadlun
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Victor Fadlun
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Mara Carfagna
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Francesco Rocca
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Matteo Piantedosi
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Lamberto Giannini
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Andrea Riccardi
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Gennaro Sangiuliano
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Antonio Tajani
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Andrea Abodi
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Francesco Rocca
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Guido Crosetto
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Ignazio La Russa
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Giorgia Meloni
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Ignazio La Russa Giorgia Meloni e Antonio Tajani
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Ignazio La Russa Giorgia Meloni e Antonio Tajani Guido Crosetto
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Laura e Sergio Mattarella
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Sami Modiano

“Il più abominevole dei crimini, per gravità e per dimensione –  il genocidio di milioni di persone innocenti –  commesso a metà dello scorso secolo nel cuore della civile Europa, dove già da molto tempo gli ideali di libertà, di rispetto dei diritti dell’uomo, di tolleranza, di fratellanza, di democrazia si erano diffusi, e venivano proclamati e largamente praticati”. Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciate ieri in occasione della Giornata della Memoria svoltasi al Quirinale.

“Il senso di incredulità registrato di fronte a quanto accaduto in quegli anni sventurati, accanto al pudore dei sopravvissuti, rinchiusisi, in un primo momento, nel silenzio, traeva la sua origine anche da una concezione ottimistica della Storia e della natura dell’uomo. L’uomo del Novecento – immerso nel tempo della ragione, della fiducia incondizionata nell’avanzamento della scienza, della cultura, della tecnica – mai avrebbe pensato di trovarsi di fronte a un tornante così tragico; mai avrebbe concepito la possibilità di una simile regressione: mentre si confidava – come veniva conclamato – in un’alba radiosa per l’umanità, si trovò improvvisamente precipitato nelle tenebre più fitte”, ha continuato il Presidente.

La cerimonia, dedicata a “I Giusti tra le Nazioni”, è stata condotta da Sara Zambotti.

Nel corso della celebrazione, aperta da un filmato a cura di RaiStoria, sono intervenuti la Presidente del Gruppo di lavoro Memoriali e Musei dell’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance), Simonetta Della Seta, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz-Birkenau, ha portato la sua testimonianza intervistato da uno studente di rientro dal “Viaggio della Memoria”, in ricordo delle vittime della Shoah, organizzato in Polonia dal ministero dell’Istruzione e del Merito.

L’attore Alessandro Albertin ha recitato un monologo su Giorgio Perlasca, ha letto un brano tratto dal libro “Una carta in più” di Cesare Rimini e ha dato voce alla testimonianza di Giorgio Segre.

Durante la manifestazione, Gabriele Coen, compositore e interprete della nuova musica ebraica, accompagnato da Alessandro Gwis al pianoforte e dalla voce di Barbara Eramo, ha eseguito i brani musicali “Papirosn (Sigarette)”, “Dona, dona” e “La rosa Enflorece”.

La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica.

Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera e rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Associazioni degli ex internati e deportati, della Comunità ebraica, e autorità politiche, civili e militari.

Prima della cerimonia sono state premiate le scuole vincitrici del Concorso nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito “I giovani ricordano la Shoah”. In occasione della premiazione sono intervenuti la Presidente dell’Ucei, Di Segni, e il ministro Valditara.

“È nostro dovere coltivare ogni giorno la memoria di ciò che è accaduto e accrescerne, sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni.

È un impegno che questo Governo sta portando avanti con grande costanza e determinazione. Penso, ad esempio, ad uno dei provvedimenti di cui andiamo più orgogliosi: la legge che istituisce il Museo della Shoah. A Roma è presente la più antica comunità ebraica d’Europa e la Città Eterna non poteva non accogliere un’istituzione museale specificatamente dedicata alla storia della Shoah, al pari dei Musei presenti in altre grandi Capitali europee e dello Yad Vashem di Gerusalemme. È un’istituzione che si occuperà di tramandare la memoria della Shoah e che siamo certi darà un contributo determinante affinché la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali del 1938 non cadano nell’oblio”, ha detto oggi Giorgi Meloni nella sua dichiarazione.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)


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