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Il Giorno della memoria, tra Milano e Roma. Le foto

Noemi Di Segni, Patrizio Bianchi
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Noemi Di Segni, Patrizio Bianchi - Cerimonia al Miur
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Noemi Di Segni - Cerimonia al Miur
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Patrizio Bianchi - Cerimonia al Miur
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Roberto Fico - Museo della Shoah
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Roberto Fico, Liliana Segre
Noemi Di Segni, Patrizio Bianchi

“La solidarietà non è un accessorio da tirare fuori nel giorno di festa, ma è il cemento della nostra democrazia. È proprio nel fare memoria che dobbiamo ricordare la responsabilità degli scienziati, non tutti perché molti si sono sottratti e hanno pagato con la vita, ma di quelli che hanno aderito, non è stata neppure quella di aver inventato teorie, ma di averle rese credibili”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso delle celebrazioni per il giorno della Memoria al Miur.

“Così odiare è autorizzato, agire giustificando che esistono uomini di serie B. Responsabilità è stata quella di banalizzare il male, di renderlo accettabile. Il delitto è stato quello di introdurre l’idea che si potesse, quotidianamente, come lavoro, agire in maniera criminale contro la persona. – ha proseguito il ministro – E ancora una volta l’art. 3 della Costituzione ci ricorda che la nostra democrazia si basa sul diritto di uguaglianza, ovvero il diritto di essere se stessi”.

Anche Milano ha ricordato le visite del nazifascismo con una cerimonia di deposizione di corone davanti all’ex albergo Regina, che dal 1943 fu il quartiere generale delle SS naziste e della Gestapo. Una targa oggi ricorda gli orrori e le torture avvenute in quel luogo.

Tutte le foto.

(Imagoeconomica)


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