Giuseppe Zafarana è il nuovo presidente di Eni. Nato a Piacenza il 2 maggio 1963, generale di corpo d’armata, è il comandante generale della Guardia di Finanza dal 25 maggio 2019. A fine marzo è stato ascoltato dalla commissione Difesa della Camera dei deputati, un’occasione per fare il punto dei suoi quattro anni alla guida delle Fiamme Gialle.
L’AUDIZIONE DI MARZO
In quell’occasione Zafarana aveva spiegato che “nel prossimo futuro, l’Italia è chiamata a sfide importanti per salvaguardare l’economia, il sistema finanziario e, in generale, gli interessi nazionali da minacce interne ed esterne, a opera di organizzazioni criminali o di ostili operatori stranieri”. Perché, aveva continuato citando anche il Pnrr, la sicurezza e il benessere del Paese passano “anche, se non soprattutto, dall’efficacia del contrasto all’illegalità economico-finanziaria e dall’incisività del dispositivo di tutela degli asset strategici”.
Due gli attori ostili citati nella relazione: la Russia e la Cina. Relativamente alla prima il generale aveva spiegato che dal febbraio 2022, cioè dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, la Guardia di finanza ha avviato accertamenti nei confronti di oltre 1.600 soggetti colpiti dalle sanzioni dell’Unione europea per sostegno alla guerra. “Sono stati eseguiti atti di congelamento su fabbricati, autoveicoli, aeromobili, opere d’arte, imbarcazioni, terreni e quote societarie, per un valore di circa due miliardi di euro, nei confronti di 23 persone e tre entità”, aveva dichiarato. Relativamente alla seconda, invece, ha citato il caso Alpi Aviation (pur senza menzionare esplicitamente il nome dell’azienda), produttore friulano di droni passato, violando le leggi italiani, nelle mani di due gruppi statuali di Pechino.
LA CARRIERA
La sua carriera militare è iniziata nel 1981, frequentando l’81° Corso “Osum II”, presso l’Accademia del Corpo. Immesso in servizio nel 1985, ha ricoperto numerosi incarichi operativi in Lombardia, Veneto, Lazio, Calabria e Sicilia. In particolare ha comandato la Tenenza di Conegliano Veneto (1985 – 1987) e la Compagnia di Lamezia Terme (1987 – 1989); ha assunto incarichi nei Reparti investigativi di punta del Corpo, quali il Nucleo Centrale di Polizia Tributaria (1991 – 1995) e il Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo (1997 – 2000); è stato Comandante Provinciale di Roma (2003 – 2008) e Comandante Regionale della Lombardia (2015-2016).
Ha assunto, altresì, vari incarichi: nel settore addestrativo, quale Comandante dell’Accademia, istituto di formazione degli Ufficiali del Corpo (2013 – 2015); di alta direzione presso il Comando Generale, dove è stato Capo della Sezione Addestramento (1989 – 1990), Ufficiale addetto alla Segreteria e all’Ufficio del Comandante Generale (1990 – 1991), Capo dell’Ufficio Ordinamento (2000 – 2001), dell’Ufficio del Comandante Generale (2001 – 2003), dell’Ufficio Personale Ufficiali (2008 – 2009) e del I Reparto – Personale (2009 – 2013), per poi assumere il ruolo di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale della Guardia di Finanza (2016 – 2018).
Da ultimo, è stato Comandante Interregionale dell’Italia Centrale, al quale sono attribuite funzioni di comando, coordinamento e controllo dei Reparti ubicati nelle Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Sardegna.
Laureato in Giurisprudenza, Scienze Politiche e Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria, ha conseguito, presso l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, il Master di 2° livello in Diritto tributario dell’impresa. Ha frequentato il Corso Superiore di Polizia Tributaria (1995 -1997) e uno stage di alta qualificazione negli Stati Uniti d’America sul tema della lotta alla criminalità organizzata. Ha svolto pluriennale attività di insegnamento presso gli Istituti di Istruzione e di alta formazione del Corpo e interforze. Parla correntemente inglese e spagnolo. È stato insignito di numerose decorazioni e onorificenze, tra cui quella di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
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