Il Presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti, l’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, l’ad di Mps Marco Morelli e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan hanno partecipato oggi all’assemblea annuale dell’Abi (Associazione bancaria italiana) al Palazzo dei Congressi di Roma.
Ad aprire i lavori, il Presidente dell’Abi Antonio Patuelli che, in tema di Europa, ha affermato: “Sarebbe utile che le autorità europee non ostacolassero le tante moratorie delle banche alle imprese e alla famiglie che attenuano in Italia gli effetti della crisi, dato che il totale dei prestiti cresce per le imprese e le famiglie, con i tassi più bassi della storia”. Patuelli ha inoltre detto che gli stress test sulle banche dell’Unione “debbono prevenire e non creare o accentuare le crisi bancarie”, sottolineando che “debbono essere tempestivamente accertati e perseguiti tutti i responsabili delle crisi bancarie, senza clima da caccia alle streghe”.
Sul piano interno, il numero uno dell’Abi ha invece dichiarato che “le riforme e le aggregazioni in Italia porteranno, a inizio 2018, a un numero molto basso, in assoluto e rispetto alle medie europee, di circa 115 gruppi bancari e banche singole indipendenti, oltre alle succursali di banche estere”, osservando inoltre che “i recenti provvedimenti governativi in coordinamento con le autorità europee hanno eliminato i rischi sistemici dal mondo bancario italiano”.
Nel suo intervento, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha commentato: “Il peggio è alle spalle ma dobbiamo essere consapevoli che la crisi ha diffuso in Europa una propensione alla riduzione dei rischi. Siamo a un punto di svolta che trae origine dalla ripresa economica, senza dimenticare il ruolo cruciale delle riforme”.
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