Un’atmosfera piovosa e ormai invernale ha costituito la cornice per la prima Assemblea Popolare per l’Italia, l’iniziativa messa in cantiere dal mondo popolare cattolico che ha scelto il divorzio da Scelta civica. Guidati dal ministro della Difesa Mario Mauro i “Democratici Popolari” hanno scelto il Teatro Quirino di Roma per incontrarsi e discutere del progetto di una grande formazione che guardi al PPE.
Traendo spunto dal Manifesto programmatico “Per una democrazia comunitaria” e sancita la rottura definitiva con la formazione di Mario Monti, i neo-popolari hanno intrapreso un percorso condiviso con l’Unione di Centro. Come confermato dalla presenza di Pier Ferdinando Casini, Antonio De Poli, Paola Binetti, Francesco D’Onofrio, Roberto Rao, Giuseppe Gargani, Gabriella Carlucci.
Ma l’orizzonte di lungo termine di Mauro, Lorenzo Dellai, Lucio Romano, Mario Marazziti e Andrea Olivero, è approdare alla costruzione di una casa comune in grado di rivolgersi ai popolari e ai moderati oggi dispersi in gruppi diversi. A partire dal Nuovo Centro-destra capeggiato da Angelino Alfano? Non tutti, al momento, sono d’accordo.