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Caldarola, De Gennaro e Profumo alla Fondazione Leonardo. Foto di Pizzi

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Amb. Viktor Elbling e Luciano Violante
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Alessandro Profumo e Viktor Elbling
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Gianni De Gennaro, Barbara Carfagna
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Gianni De Gennaro
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Giuseppe Meduri, Giacomo D'Arrigo
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Alessandro Profumo e Marta Dassù
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Pietrangelo Buttafuoco e Peppino Caldarola
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Marco Braccioli e Leonardo Tricarico
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Giuseppe Meduri, Giacomo D'Arrigo
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Giacomo D'Arrigo
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Alessandra Necci
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Luciano Violante
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Giovanni Maria Flick
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Giovanni Maria Flick
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Giovanni Maria Flick
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Alessandro Profumo e Lucio Valerio Cioffi
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Alessandro Profumo e Luciano Violante
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Alessandro Profumo, Luciano Violante
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Alessandro Profumo e Paolo Benanti
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Alessandro Profumo
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Alessandro Profumo
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Alessandro Profumo e Maria Chiara Carrozza
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Gianni Letta
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Barbara Carfagna e Gianni Letta
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Barbara Carfagna e Gianni Letta
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Luciano Violante e Alessandro Profumo
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Luciano Violante e Alessandro Profumo
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Luciano Violante e Alessandro Profumo
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Gianni De Gennaro
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Gianni De Gennaro e Alessandro Profumo
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Gianni De Gennaro e Alessandro Profumo
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Gianni De Gennaro e Alessandro Profumo
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Amb. Viktor Elbling

Uno Statuto etico e giuridico per l’Intelligenza artificiale. È questo l’obiettivo della due-giorni organizzata alla Camera dalla Fondazione Leonardo – Civilità delle macchine. Ad aprire i lavori sono stati Luciano Violante, che presiede la Fondazione, l’ad di Leonardo Alessandro Profumo, il sottosegretario al Mise Alessandra Todde e il direttore generale del Miur Giovanna Boda. A seguire, la lectio magistralis dell’esperto Jurgen Schmidhuber dell’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale di Lugano. Domani è prevista la presenza del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, mentre oggi è arrivato il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In platea c’erano tra gli altri Gianni De Gennaro, Gianni Letta e l’ex ministro Maria Chiara Carrozza.

Sono quattro le tavole rotonde sono chiamate a studiare le implicazioni etiche e giuridiche dell’Intelligenza artificiale nei settori della sicurezza, della finanza, della medicina e della giustizia. Vi partecipano circa 250 accademici italiani, esperti internazionali, rappresentanti delle istituzioni e delle imprese del settore hi-tech. L’obiettivo è evidenziare la necessità e i benefici di un quadro giuridico più formalizzato per il nostro Paese nel campo dell’Ia.

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