Conferenza stampa sospesa e Virginia Raggi costretta ad abbandonare il luogo dov’era in corso l’incontro con i giornalisti per mettersi al riparo dalle contestazioni di una ventina di aderenti a Casapound. E’ accaduto ieri mattina nella sede del XIII municipio della capitale dove il sindaco era arrivato insieme all’assessore alla Mobilità Linda Meleo per illustrare i dettagli del progetto di realizzazione di una funivia nei quartieri romani di Casalotti-Battistini.
Gli esponenti di Casapound sono riusciti a superare il muro dei fotografi e a presentarsi di fronte al tavolo a cui era seduta Raggi. Ne è nato anche un corpo a corpo con i pochi rappresentanti in borghese di forze dell’ordine e polizia municipale. “Vergogna, Vergogna, dimissioni“, hanno urlato i militanti di estrema destra all’indirizzo del primo cittadino a cui viene rimproverata scarsa attenzione rispetto al problema dell’emergenza abitativa. “Da un anno manca un assessore alla Casa“, ha gridato uno dei leader di Casapound contro il sindaco. Che, per evitare qualsiasi tipo di problema è stata fatta allontanare dalla sala, salvo poi rientrarvi quando poi la situazione è tornata sotto controllo: “Non c’erano le condizioni di sicurezza, ora possiamo riprendere“. Dopo l’irruzione e le grida, i militanti del movimento di estrema destra si sono dati alla fuga per evitare di essere identificati.
Nella gallery fotografica la conferenza stampa di Virginia Raggi e l’assalto di Casapound.
(Foto di Imagoeconomica/Benvegnù Guaitoli/Riproduzione riservata)