La dolce vita di Niki Lauda (e James Hunt) nelle foto di Umberto Pizzi

21/05/2019

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Niki Lauda, James Hunt e Sidney Rome

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Niki Lauda, Sidney Rome e James Hunt

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Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda e Sidney Rome

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Niki Lauda e Sidney Rome

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Niki Lauda e Sidney Rome

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Niki Lauda e Sidney Rome

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Niki Lauda e Sidney Rome

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Niki Lauda e Sidney Rome

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Niki Lauda

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Niki Lauda

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Eleonora Vallone e Niki Lauda

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Eleonora Vallone e Niki Lauda

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Niki Lauda

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Amanda Lear e Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda e Marlene Knaus

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Sidney Rome e Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda ed Emerson Fittipaldi

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Eleonora Vallone e Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda

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Niki Lauda

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Marlene Knaus e Niki Lauda

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Marlene Knaus e Niki Lauda

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Marlene Knaus e Niki Lauda

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Marlene Knaus e Niki Lauda

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Sidney Rome e Niki Lauda

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Patrizia De Blank e Niki Lauda

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Patrizia De Blank e Niki Lauda

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Patrizia De Blank e Niki Lauda

Addio al campione. La Formula 1 ha perso uno dei campioni più grandi della sua storia: Niki Lauda è morto lunedì in una clinica svizzera. Aveva 70 anni. “Con profondo dolore annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente circondato dalla sua famiglia lunedì 20 maggio 2019. I suoi successi unici come sportivo e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili”, hanno comunicato i familiari in una nota inviata agli organi di stampa. E proprio questa sera il campione verrà celebrato in prima serata su Rai 1 con il film di Ron Howard Rush, in cui si ripercorre la sua storica rivalità con l’inglese James Hunt.

Nell’estate del 2018 Niki Lauda aveva dovuto sottoporsi ad un complicato trapianto di polmoni. A causa di problemi ai reni era stato trasferito in un centro di riabilitazione per una dialisi proprio alla vigilia dell’inatteso decesso. Era nato a Vienna il 22 febbraio del 1949. Lauda è stato campione del mondo di Formula 1 nel 1975 e nel 1977 con la Ferrari e poi nel 1984 con la McLaren. Ha fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki e dal 2012 era presidente esecutivo della scuderia tedesca Marcedes Amg F1. Era soprannominato “il computer” per la sua meticolosità e la sua capacità di individuare anche il più piccolo difetto della vettura che guidava.

(Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata)