E’ stato presentato ieri al Centro Studi Americani l’ultimo libro del giornalista del Corriere della Sera Giovanni Bianconi, dal titolo “L’assedio. Troppi nemici per Giovanni Falcone” (edito da Einaudi Stile Libero). Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’autore, il procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, l’ex presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante e il magistrato – amica e braccio destro di Falcone – Liliana Ferraro. I saluti introduttivi sono stati, invece, appannaggio del presidente del Centro Studi Americani Gianni De Gennaro che ha ricordato con commozione Falcone ed anche la stima incondizionata di cui ha sempre goduto negli Stati Uniti. Moderatore del dibattito il direttore del messaggero Virman Cusenza.
Per tutti i dettagli si può legge questo articolo scritto da Andrea Picardi. Eccone uno stralcio:
Un dibattito che non è un caso si sia svolto al Centro Studi Americani. Perché negli Usa Falcone è considerato davvero un eroe mondiale, un uomo che con il suo lavoro ha dato un contributo fondamentale alla lotta contro la Mafia. E anche perché a presiederlo è Gianni De Gennaro, del quale – ha affermato Violante – un giorno il magistrato gli disse “è come se parlassi con me“. E questo rapporto così speciale – tra loro e con gli Stati Uniti – il presidente del Csa, ieri, lo ha ricordato con commozione, fin da quando si conobbero per la prima volta nell’estate del 1981. Poi più di dieci anni di lavoro in comune, fino al loro ultimo incontro. “Era il 21 maggio del 1992, eravamo entrambi ospiti dell’ambasciatore americano a Villa Taverna. Ci fu tra noi anche una piccola discussione perché non volevo che quel fine settimana tornasse a Palermo“. Due giorni dopo, il 23 maggio, Falcone sarebbe stato ucciso a Capaci.
Nella gallery le foto firmate Umberto Pizzi con i partecipanti al dibattito organizzato dal Csa per presentare il libro di Bianconi dedicato a Falcone.
(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)