Un totem informativo multimediale per ricordare le vittime della Shoah e le migliaia di persone che, tra il 1943 e il 1945, furono deportate nei campi di concentramento. È quello che da oggi i viaggiatori potranno vedere alla stazione di Milano Centrale, in testa al binario 21. La cerimonia di inaugurazione, alla quale hanno preso parte il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, l’ad di Fs Luigi Ferraris, il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente della Fondazione Memoriale della Shoah, oltre alla senatrice a vita Liliana Segre, si è svolta questa mattina nella Sala Reale dello scalo milanese.
Il progetto è frutto di una collaborazione tra il ministero della Cultura, il gruppo Fs Italiane e il Memoriale della Shoah di Milano, si pone come monito a non dimenticare e a non cedere all’indifferenza e alla banalità del male. “Dentro di me – ha detto la senatrice – c’è molta gratitudine per quello che finalmente, prima di morire, riesco a vedere e ad apprezzare. È bello che a distanza di così tanti anni finalmente ci sia un punto in un luogo importante come la stazione di Milano per ricordare quelle centinaia di persone che non erano solo ebrei, ma erano anche quelli che fecero la scelta coraggiosa di essere ‘anti’ quel regime”.
Del resto “non dobbiamo mai dimenticare la parola ‘libertà’, specie oggi che in Europa c’è rumore di guerra. Perché la libertà fa parte di noi”. Il totem contiene le indicazioni per raggiungere il Memoriale della Shoah che sorge a 200 metri dalla Stazione Centrale, in piazza Edmond Jacob Safra 1, oltre a un video realizzato dal ministero della Cultura anche con il contributo dell’Istituto Luce-Cinecittà, con la testimonianza della deportazione ad Auschwitz dell’allora 13enne Liliana SEGRE, avvenuta il 30 gennaio 1944 proprio dal binario 21.
L’area era originariamente adibita alla movimentazione dei vagoni postali, ma tra il 1943 e il 1945 fu il luogo in cui migliaia di ebrei e oppositori politici furono caricati su carri merci che, dopo essere trasportati al sovrastante piano dei binari, venivano agganciati ai convogli diretti ad Auschwitz-Birkenau, Mauthausen e altri campi di concentramento e sterminio o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.