Roberto Maroni, attuale presidente della regione Lombardia, non si ricandiderà. Come ha scritto Veronica Sansonetti su Formiche.net, l’ex ministro dell’Interno, stando alle indiscrezioni, aveva già pronta la campagna elettorale sotto le insegne dello slogan “Fatto!”. L’ultima novità sarebbe però che non si candida più. Contano poco le motivazioni: che sia per l’ipotesi di condanna in un processo, con conseguente sospensione dall’incarico, o che sia per altre ragioni personali come scritto in un comunicato ufficiale del centrodestra.
Ora tocca pensare a chi potrà candidarsi. Si vota fra poco meno di otto settimane. Un attimo. La Lega, secondo i rumors, vorrebbe candidare l’ex sindaco di Varese, Attilio Fontana. Una scelta sostenibile se ci fosse più tempo e una candidatura alternativa meno temibile. Giorgio Gori, che ha lavorato per lungo tempo con Silvio Berlusconi, è il prototipo di un moderato e piace a larghe fasce dell’elettorato compreso quello “cittadino” di Milano.
Berlusconi ha un jolly in Lombardia: Maria Stella Gelmini. La candidatura della coordinatrice regionale di Forza Italia aprirebbe la strada ad un candidato di destra nel Lazio (lo stesso sindaco di Amatrice, Pirrozzi?). Al momento sono solo congetture ma il tempo a disposizione per decidere è scarso. Se il buon senso prevarrà, sarà la Gelmini a correre in Lombardia.
Il passo indietro di Maroni. Quello in avanti della Gelmini
(Foto di Umberto Pizzi / Imagoeconomica)