Alessandro Profumo e Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
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Luigi Marroni
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Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
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Raffaele Cantone e Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni
Luigi Marroni e Giuseppe Amiola (Confindustria)
Accerchiato, con il consiglio di amministrazione dimissionario e in attesa che oggi il Senato discuta delle mozioni che lo riguardano. Luigi Marroni barcolla ma resiste alla guida di Consip, la società al 100% pubblica con il delicato ruolo di occuparsi di appalti e acquisti per conto della pubblica amministrazione, da mesi finita al centro del tritacarne mediatico a seguito dell’inchiesta della Procura di Napoli sull’imprenditore Alfredo Romeo e ora portata per competenza a Roma.
Gli ultimi giorni sono stati densi di novità su questo fronte, all’interno del quale si colloca anche l’indagine sul ministro dello Sport Luca Lotti e quella ai danni del capitano del Noe Giampaolo Scafarto, di due falsi nell’informativa conclusiva del caso Consip e di numerosi altri errori e omissioni, in danno soprattutto di Tiziano Renzi, il padre di Matteo Renzi (qui, sul punto, l’intervista di Andrea Picardi a Marco Taradash). Sabato il presidente della società Luigi Ferrara e la consigliera d’amministrazione Marialaura Ferrigno hanno presentato le loro dimissioni dal cda che, per effetto di questa decisione, sarebbe decaduto. L’altro componente, il terzo, è invece l’amministratore delegato Marroni che sta provando a resistere: Nei mesi scorsi Marroni (che non è sotto indagine) era stato sentito due volte dai pm come testimone e aveva chiamato in causa anche Lotti. Il quale, però, dal canto suo ha sempre negato ogni tipo di relazione, ma che risulta comunque indagato per rivelazione di segreto d’ufficio insieme al generale dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia.
Una vicenda intricata che si è arricchita di un ulteriore elemento: la notizia dell’indagine a carico del presidente dimissionario di Consip Ferrara per false informazioni ai pm. Senza contare che, poi, oggi al Senato si voteranno le mozioni che chiedeva l’azzeramento dei vertici della società. Il cui consiglio di amministrazione, però, nel frattempo è di fatto decaduto per via delle dimissioni dello stesso Ferrara e dell’altra consigliera Ferrigno.
Nella gallery alcune foto di Luigi Marroni, che prova a resistere alla guida di Consip.
(Foto di Imagoeconomica/Riproduzione riservata)
