“Costruttori di pace: chi governa deve metterci l’anima per provare a riportare pace, convivenza, integrazione e serenità”. Queste le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini all’incontro coi giornalisti parlando dell’attentato di Strasburgo. “Israele è un modello da questo e altri punti di vista nella difesa del territorio e dei suoi cittadini. Un modello che va difeso e sostenuto”.
“Ho fatto l’europarlamentare per nove anni – ricorda – Strasburgo era casa mia, quei mercatini erano casa mia. La preghiera da sola non basta più occorre individuare ricercare bloccare arrestare con ogni mezzo possibile immaginabile per verificare chi entra e chi esce da un Paese: questo non è un diritto ma un dovere”. “Io guardo in casa mia. Noi dobbiamo lavorare ancora meglio, le forze di sicurezza e di intelligence italiane sono fra le migliori al mondo, rinsaldare l’asse con Israele significa avere ancora più sicurezza, di questo ho parlato ieri e parlerò oggi con Netanyahu: siamo in totale sintonia”, ha assicurato.
E infatti il colloquio con il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si è svolto questa mattina. Secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, Netanyahu ha accolto Salvini definendolo un “grande amico di Israele”. Il titolare del Viminale ha avuto la possibilità di vedere dal vivo i tunnel costruiti dal movimento sciita libanese Hezbollah che si ramificano nel nord dello Stato ebraico, ha affermato il capo dell’esecutivo israeliano.
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