Ore difficili per l’amministratore delegato di Finmeccanica/Leonardo Mauro Moretti dopo la condanna in primo grado arrivata ieri per il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009 in cui persero la vita 32 persone.
All’epoca dei fatti Moretti ricopriva l’incarico di amministratore delegato della holding Ferrovie dello Stato. Non è per questo suo ruolo bensì per il precedente di amministratore delegato della controllata RFI (Rete Ferroviaria Italiana) – lasciato nel 2006 – che i giudici lo hanno condannato insieme con altri 22 imputati.
Ed è su questo aspetto in particolare che si concentrerà la strategia difensiva di Moretti in vista del giudizio d’appello. “Esprimo parziale soddisfazione per l’assoluzione di Mauro Moretti come ex ad di Ferrovie e per l’assoluzione della società Ferrovie. Registro poi come scandaloso l’esito del processo e rilevo il frutto del populismo che trasuda dal resto della sentenza“, ha detto il suo avvocato Armano D’Apote. L’accusa aveva chiesto per Moretti una condanna a 16 anni di carcere.
Insieme con l’attuale numero uno di Finmeccanica/Leonardo è stato condannato anche l’ex amministratore delegato di RFI Michele Mario Elia.
A seguito della pronuncia del giudice il board di Finmeccanica/Leonardo ha confermato la sua fiducia nei confronti di Moretti, come conferma anche questo comunicato stampa diffuso nella serata di ieri:
“Il Consiglio di Amministrazione di Leonardo, riunitosi oggi sotto la presidenza di Gianni De Gennaro, rende noto quanto segue.
A seguito della sentenza emessa in data odierna dal Tribunale di Lucca che, in relazione all’incidente ferroviario accaduto a Viareggio il 29 giugno 2009, ha condannato in primo grado – e dunque in via non definitiva – l’ing. Mauro Moretti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo – Società per azioni, ritenendolo responsabile di reati colposi – per il ruolo di Amministratore Delegato di RFI S.p.A. dallo stesso ricoperto nel periodo 2001/2006 e quindi antecedente al fatto – il Consiglio di Amministrazione della Società ha inteso valutare, alla luce della normativa applicabile, gli eventuali impatti della citata sentenza sull’esercizio delle funzioni da parte dell’ing. Moretti.
Al riguardo, il Consiglio, in presenza dei membri del Collegio Sindacale, che ha condiviso le valutazioni poste a fondamento delle determinazioni del Consiglio stesso, ha verificato che permangono in capo all’Amministratore Delegato tutti i requisiti previsti dalla vigente disciplina, nonché la piena capacità di esercitare le prerogative connesse all’ufficio di organo delegato ed ha confermato, all’unanimità, piena fiducia all’ing. Moretti.
La verifica è stata supportata da uno specifico parere pro veritate, richiesto dal Consiglio di Amministrazione e reso da primari professionisti altamente qualificati nelle materie del diritto civile, penale e internazionale, la cui sintesi (“Executive Summary”) si acclude al presente comunicato“.
Nella gallery Mauro Moretti visto da Umberto Pizzi.
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