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Il gran via vai da Montecitorio di Ascani, Delrio, Ravetto, Rosato, Rotondi e Tabacci. Le foto

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Loredana De Petris
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Loredana De Petris
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Bruno Tabacci
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Bruno Tabacci
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Bruno Tabacci
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Ricardo Antonio Merlo
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Sergio Battelli
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Sergio Battelli
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Ettore Rosato
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Ettore Rosato
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Graziano Delrio
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Graziano Delrio
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Graziano Delrio
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Andrea Marcucci
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Raffaele Fantetti
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Federico Fornaro
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Alessandro Fusacchia
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Nicola Provenza
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Gianfranco Rotondi
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Gianfranco Rotondi
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Lucia Annibali
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Maurizio Buccarella
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Andrea Romano
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Andrea Romano
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Angela Salafia
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Laura Ravetto
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Laura Ravetto
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Stefano Fassina
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Stefano Fassina
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Anna Ascani
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Anna Ascani
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Anna Ascani
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Anna Ascani
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Maurizio Buccarella e Raffaele Fantetti

Gran via vai oggi a Montecitorio per l’apertura dei lavori del maxi tavolo della maggioranza per definire i possibili temi di un nuovo governo.

Da Anna Ascani, a Gianfranco Rotondi, da Stefano Fassina a Raffaele Fentetti, fino a Bruno Tabacci e Graziano Delrio ed Ettore Rosato, in molti hanno sfilato davanti ai giornalisti, rilasciando anche alcune dichiarazioni.

“Un governo di unità nazionale dovrebbe essere comunque guidato da Conte, in quanto espressione del partito di maggioranza. Esso avrebbe un senso solo se comprendesse Silvio Berlusconi, magari agli Esteri, e Romano Prodi, magari all’Economia. Dall’inizio della legislatura sostengo che questa fase necessiterebbe di una sintonia tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi, che sono le figure fondanti della Seconda repubblica”. Queste le parole di Gianfranco Rotondi, presidente della fondazione Dc e vicepresidente del gruppo di Fi alla Camera. “Altrimenti è meglio andare avanti nella distinzione dei ruoli: un clima di concordia nazionale già si registrava nella stagione pandemica, prima che dinamiche tutte interne alla maggioranza provocassero una crisi di governo. In altre parole: stiamo benissimo all’opposizione, e ciò non ci vieta di concorrere a scelte necessarie per mettere in sicurezza il sistema Paese”.

Insomma, i giochi sembrano ancora tutti aperti e Roberto Giachetti ha anche annunciato che chiederà una bicamerale per riforme e Recovery Fund. “La proposta – ha precisato il deputato di Italia Viva- non intende seguire il percorso delle precedenti Commissioni ma riprende gli obiettivi della Commissione Bozzi: istituzione attraverso l’approvazione di due mozioni identiche alla Camera e al Senato di una Commissione che deve produrre entro un termine preciso delle proposte che dovranno poi essere approvate dal Parlamento secondo la normale procedura prevista dalla Costituzione”. “Lo spirito dovrebbe essere quello della Costituente: elaborare delle proposte condivise in modo da ottenerne l’approvazione in tempi rapidi e, comunque, entro la fine della legislatura. La proposta prevede, in oltre che la Presidenza della Commissione sia affidata ad un rappresentante dell’opposizione”.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)



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