Nuova apertura del Vaticano su Medjugorje. “Il culto di Medjugorje è autorizzato. Non è proibito e non deve svolgersi di soppiatto. La mia missione consiste precisamente nell’analizzare la situazione pastorale e nel proporre delle migliorie”, ha affermato in un’intervista pubblicata sul sito italiano di Aleteia, monsignor Henryk Hoser, arcivescovo di Varsavia-Praga in Polonia, inviato speciale di papa Francesco per la pastorale del santuario di Medjugorje, in Bosnia-Herzegovina.
“Da oggi, le diocesi e altre istituzioni possono organizzare pellegrinaggi ufficiali. Non ci sono più problemi”, continua l’arcivescovo rivelando che la Commissione per l’analisi delle apparizioni di Medjugorje, che Benedetto XVI aveva affidato al cardinal Camillo Ruini, avrebbe dato parere favorevole. La decisione però, “dovrà essere presa dal papa. Il dossier si trova ora negli uffici della Segreteria di Stato. Credo che a breve la decisione finale sarà presa”, ha concluso mons. Hoser.
Le perplessità all’interno della Chiesa sulle apparizioni non sono mai state poche. “Nessuno di essi ha scelto la vita religiosa – ha spiegato in un articolo su Formiche.net Antonino D’Anna -, a differenza delle veggenti di Lourdes e Fatima (Bernadette Soubirous, poi santa, e Lucia Dos Santos): sono tutti sposati e con figli, e alcuni di essi hanno case di accoglienza o hotel in quel di Medjugorje dove spesso li si può vedere servire ai tavoli. Questo molto spesso ha messo in dubbio la bontà delle apparizioni”.
Nel 1984 Umberto Pizzi si è recato nel luogo delle apparizioni. “Non c’era niente – ha raccontato Pizzi – la povertà era assoluta e i ragazzi che dicevano di aver avuto le apparizioni vivevano assieme a un francescano”. “Dopo il servizio fotografico, dovetti tornare a Sarajevo perché lì a Medjugorje non c’era neanche un luogo in cui poter dormire”.
Ecco una serie di foto di archivio da Medjugorje firmate Umberto Pizzi.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata