Ha preso il via nell’aula del Senato la seduta inaugurale della diciannovesima legislatura. A presiederla è stata la senatrice a vita Liliana Segre, la più anziana in assenza del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, accolta da un lungo e caloroso applauso dei presenti.
L’elezione del presidente della Camera avviene per scrutinio segreto a maggioranza dei due terzi dei componenti (cioè 266), dal secondo scrutinio è richiesta la maggioranza dei due terzi dei voti calcolando tra i voti anche le schede bianche. Per la prima seduta, domani, sono previste tre votazioni: alle 10,30, alle 14 e alle 17. Dopo il terzo scrutinio a Montecitorio è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, ossia 200 +1. Il centrodestra alla Camera ha 235 deputati, questo vuol dire che presumibilmente alla quarta votazione (dunque, venerdì) verrà eletto il nuovo presidente.
Per il Senato alla prima e seconda votazione è richiesta la maggioranza assoluta dei voti dei componenti, cioè 104 in quanto il plenum di Palazzo Madama comprende anche i senatori a vita ed è di 206. Il centrodestra al Senato ha 115 senatori, quindi potrebbe eleggere il presidente al primo scrutinio. Se così non fosse, dal giorno successivo si procede ad una terza votazione nella quale è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei presenti, comprese le schede bianche.
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