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Tutte le strette di mano tra Marco Minniti e Franco Frattini alla Sioi. Foto di Pizzi

Un incontro per parlare di “Immigrazione, Accoglienza e Integrazione” si è tenuto alla Sioi (Società italiana per l’organizzazione internazionale), presieduta da Franco Frattini, alla presenza del ministro dell’Interno Marco Minniti.

Come ha scritto Stefano Vespa su Formiche.net, “i rapporti tra Europa e Africa, gli investimenti che mancano, la gestione dell’accoglienza, il crollo degli arrivi. Da questo calderone Frattini ha tratto alcuni dati significativi: l’attività svolta dall’Italia in Libia ha fatto crollare nell’ultimo anno i morti in mare da 4.150 a 1.258, così come dal 1° luglio 2017 al 30 aprile scorso sono arrivate 104mila persone in meno rispetto allo stesso periodo precedente. Purtroppo l’Unione europea è molto avara e stanzia solo il 4 per cento di quanto spende l’Italia. Frattini è scettico sulla possibilità che in futuro si stanzino le cifre necessarie ad aiutare quei Paesi africani: “Le migrazioni si riducono quando il reddito medio pro capite arriva a 5mila dollari l’anno, mentre oggi in Paesi come Libia o Niger non arriva a 3.500 dollari. Servirebbero risorse talmente grandi che sarebbe meglio orientarsi verso interventi mirati”, ha detto Frattini che, dopo le esperienze di ministro dell’Interno e degli Esteri e di commissario europeo, oggi ha un altro osservatorio privilegiato come presidente di sezione del Consiglio di Stato dove, in tema di immigrazione, riscontra delle criticità sui tempi medi delle procedure di prima istanza”.

“Su questo Minniti ha ammesso che l’obiettivo finale resta quello di valutare una richiesta in 6 mesi rispetto alla media di due anni alla vigilia del decreto che porta il suo nome: per questo sono state potenziate le commissioni prefettizie, stanno entrando in servizio i 250 funzionari neo-assunti ed è stato abolito un grado di giudizio. Solo nei prossimi mesi si potrà valutare l’effetto concreto delle novità. Anche nell’intervento alla Sioi, comunque, la preoccupazione del ministro dell’Interno è stata quella di spiegare che l’immigrazione è un fenomeno strutturale e non emergenziale e che “nessuno al mondo può fermare i flussi migratori”. In Africa, ha ricordato, si gioca una partita fondamentale per la sicurezza, lì c’è una crescita demografica imponente (nel 2050 la popolazione raddoppierà toccando i 2 miliardi) mentre in Europa è prossima allo zero, ed è un continente ricchissimo di materie prime, salvo che i governanti ne approfittano per interessi personali” (continua a leggere l’articolo di Stefano Vespa).

Per Formiche.net era presente anche Umberto Pizzi. Ecco el sue foto.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



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