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Moscovici a Roma. Le foto della due giorni del commissario europeo tra Conte e Mattarella

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Sergio Mattarella, Pierre Moscovici
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Giuseppe Conte, Pierre Moscovici
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Pierre Moscovici, Giuseppe Conte
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Pierre Moscovici, Sergio Mattarella
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Pierre Moscovici

Il Commissario europeo agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici, in visita ieri 21 ed oggi 22 novembre a Roma ha incontrato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente del consiglio Giuseppe Conte, e il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri. Oggi 22 novembre il commissario europeo  sulla possibile presentazione da parte dell’Italia di emendamenti alla riforma dell’Esm, il fondo salva Stati europeo, negli incontri con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, ha riferito: “La riforma del fondo salva Stati europeo, l’Esm”è un trattato su una materia piuttosto tecnica in cui troveremo, per forza, degli elementi considerati da alcuni come positivi e da altri come negativi. Un trattato è sempre un compromesso, non è mai il punto di vista di un paese, ma penso che sia un compromesso non solo accettabile, ma anche favorevole per l’Italia”.

“La sola cosa che so – ha risposto  Moscovici a chi gli chiedeva se fossero state ipotizzate richieste di modifiche – è che il testo era stato accettato a giugno, anche dal precedente governo a cui partecipavano alcuni partiti che ora sembrano contestarlo, e che si tratta comunque di un accordo internazionale”.”L’Italia – afferma il commissario europeo – deve avere fiducia in sé stessa  e nelle istituzioni internazionali”. Il tema va trattato in maniera aperta ma senza “evocare fantasmi: dobbiamo rimettere il buon senso al centro. Ci stanno già nel trattato sul Mes dei sistemi che consentono di portare stabilità e modalità che consentono il dialogo tra l’Esm e gli investitori privati, queste due componenti vengono semplicemente fluidificate”.

Sulla manovra di Bilancio invece, Moscovici ha dichiarato “abbiamo lavorato bene con il governo italiano, scambiato lettere, il Bilancio sembra rispettare le regole europee ma con un rischio di non conformità: quindi significa che proseguiremo il dialogo in primavera”.

Sul caso dell’ex Ilva invece invece il commissario ha concluso: “Non sta a me giudicare l’operato di un governo straniero, ma posso confermare che l’esecutivo sta facendo tutto il possibile per trovare una soluzione che vada a vantaggio dell’Italia e soprattutto dei lavoratori”.
 (Foto imagoeconomica: Riproduzione riservata)

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