Si è tenuto ieri l’evento “Il futuro della Nato: scenari geopolitici e il ruolo dell’Italia nel contesto delle relazioni transatlantiche”, organizzato a Roma dal Centro studi americani (Csa) in collaborazione con Airpress, con il supporto di Lockheed Martin e il patrocinio dell’Ambasciata Usa in Italia. Protagonista, Philip M. Breedlove, il generale americano che ha comandato le forze dell’Alleanza Atlantica negli anni della crisi ucraina e dell’emersione dell’Isis.
Dopo i saluti di Carlotta Ventura, direttore del Csa, e di Luigi Piantadosi, direttore Europa e Nato per Lockheed Martin International, il dibattito con il generale è stato moderato da Marta Dassù, direttore di Aspenia e senior advisor per Affari europei dell’Aspen Institute. In platea, tanti rappresentanti delle istituzioni, delle Forze armate e dell’industria nazionale, tra cui il capo di Stato maggiore dell’Esercito Salvatore Farina e il vice segretario generale della Difesa Dario Giacomin. D’altra parte, l’adattamento della Nato al contesto geopolitico è un tema che Breedlove conosce piuttosto bene. Il generale della US Air Force è stato comandante del Comando europeo degli Stati Uniti (EuCom) e del Supreme Allied Commander Europe (Saceur) della Nato, sostanzialmente la maggiore carica militare degli Stati Uniti nel Vecchio continente. Ha svolto tale incarico in alcuni degli anni più caldi della recente storia europea, dal 2013 al 2016, proprio nel periodo in cui la Russia ha incrementato la sua assertività, con tanto di crisi ucraina e annessione della Crimea, e mentre l’Isis si strutturava in minaccioso Califfato (qui tutti i dettagli).
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le sue foto.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata