“Poche ore al processo. Prego e mi chiedo la ragione per cui Gesù mi sta sottoponendo a questa prova. Saremo in sei domani. C’è un mini imputato di 17 millimetri che con sua madre andrà in aula senza il suo avvocato di fiducia: Giulia Bongiorno a cui avevo scelto di affidare nn un processo penale ma quello all’anima di una cristiana che per il Papa avrebbe dato la vita e che ora è accusata di averlo tradito. L’avevo fatto non solo perché Giulia è l’avvocato più bravo d’Italia, ma per l’umanità, la forza, il coraggio di questa donna. Una di quelle persone con cui affronteresti le tempeste. Una che tiene la barra dritta sempre. Leale, forte, eppure dolce. Un gigante come le dico sempre.”
“A lei affiderei il mio destino senza pensarci. E domani nella prova più dura della mia vita e di quella della mia famiglia il Vaticano mi manda senza di Lei. M’avessero mutilato di un braccio avrebbero ottenuto lo stesso risultato. Domani ripresento l’istanza per avere il mio difensore al mio fianco in questa prova, se non l’accolgono il Vaticano si macchierà del delitto di avermi negato in un processo di importanza vitale l’unica persona che avrei voluto con me.”
A parlare è Francesca Immacolata Chaouqui con un messaggio pubblicato sulla sua pagina Facebook, a poche ore dalla prima udienza del prcesso Vatileaks2, in cui è imputata assieme ai giornalisti Gianluigi Nuzzi e Emiliano Fittipaldi, Monsignor Vallejo Balda e Nicola Maio.
Ecco le foto della prima udienza in Vaticano.
(Foto: Osservatore Romano/Imagoeconomica)