È durato circa 40 minuti il colloquio privato tra Papa Francesco e il presidente iraniano Hassan Rouhani nella biblioteca privata del Palazzo apostolico in Vaticano. Un incontro cordiale (seguito con un faccia e faccia con il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin) nel corso del quale Francesco ha detto di “sperare nella pace” e Rouhani ha chiesto al Pontefice di pregare per lui.
Il presidente iraniano ed il suo seguito di 12 persone è giunto nel Cortile di San Damaso in Vaticano ed è, quindi, stato accompagnato nella seconda Loggia del Palazzo Apostolico per poi essere introdotto nella biblioteca del papa che attendeva il suo ospite. Rouhani è giunto con un pò di ritardo ed ha incontrato Francesco alle 11.13. Nella biblioteca, oltre al Papa e al suo ospite, erano presenti un sacerdote per la traduzione e l’unica donna della delegazione iraniana che ha tradotto le parole di Rouhani dalla lingua farsi all’italiano.
Al termine dei colloui si è, quindi, svolto il tradizionale saluto con la delegazione guidata dal ministro degli esteri Mohammad Javad Zarif, e c’è stato lo scambio dei doni. Rouhani ha donato al Papa un coloratissimo tappeto rettangolare fatto a mano e di oltre un metro di lunghezza. Un manufatto, ha spiegato la traduttrice, tessuto nella città santa di Quom ed una libro raffigurante preziose miniature.
Il pontefice ha, invece, regalato al suo ospite un medaglione di San Martino. Il Papa ha spiegato a Rouhani che si trattava del santo raffigurato nel momento di togliersi il mantello per donarlo ad un povero. “Si tratta – ha detto Francesco – di un segno di fratellanza gratuita”. “Grazie davvero”, ha replicato Rouhani che ha poi ricevuto anche una copia dell’enciclica Laudato si’, “sulla protezione de creato”, ha aggiunto il Papa che ha spiegato che poteva solo consegnagli una versione in arabo in quanto non esiste una traduzione in lingua farsi.
Accompagnando Rouhani e il suo seguito al termine dell’udienza, Francesco ha quindi detto al suo ospite: “La ringrazio tanto per questa visita e spero nella pace”. Di rimando, il presidente iraniano lo ha lasciato aggiungendo: “Le chiedo di pregare per me. Mi ha fatto veramente piacere vederla e le auguro buon lavoro”.
(Testo: Askanews)
(Foto: Riccardo Musacchio/Imagoeconomica)
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