È stato presentato ieri a Palazzo Borghese l’ultimo libro di Giuseppe Scaraffia, L’altra metà di Parigi – la Rive Droite, edito da Bompiani. Alcuni brani sono stati letti da Eliana Miglio.
Nella sala degli affreschi, dove si è tenuta la serata, sono intervenuti fra gli altri, Daria Galateria, Corrado Augias, Ernesto Galli della Loggia, Carlotta Tagliarini, Giampiero Ruzzetti e Saverio Ferragina. Presente per Formiche.net, Umberto Pizzi.
La quarta di copertina del libro:
“Quando si pensa a Parigi, si pensa sempre alla Rive Gauche e alla bohème di Montparnasse. Tra il 1919 e il 1939, però, il centro artistico, letterario e mondano della Ville Lumière era la dimenticata Rive Droite: lì c’erano il Palais Royal e il Louvre, l’Opéra e la Bibliothèque Nationale, i grandi boulevard con i loro lussuosi caffè, gli Champs-Élysées con i ritrovi, i teatri e i cinematografi, il Faubourg Saint-Honoré, i grandi alberghi e i negozi alla moda, i quartieri dell’alta borghesia dove si svolgeva la vita mondana, le periferie e Montmartre. Lì vivevano “révolté” come André Breton e Céline, esuli e diseredati come Marina Cvetaeva e Henry Miller, ma anche altoborghesi come Proust e Gide, viveur come Francis Scott Fitzgerald e Jean Cocteau. Su una cosa sola tutti gli artisti, poveri o ricchi, erano d’accordo: si poteva vivere soltanto a Parigi”.
(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)