Non è un nuovo partito (l’ennesimo in Italia) quello di Giuliano Pisapia, ma una “rete”. Così è stato definito “Campo progressista” durante la presentazione di sabato al Teatro Brancaccio di Roma. Gli obiettivi: costruire un “nuovo, ampio centrosinistra capace di dialogare ma anche di prendere decisioni” e che la nuova area sia “vincente”. “Siamo stufi di fare le elezioni e non riuscire a vincerle”, ha dichiarato l’ex sindaco di Milano.
Per costruire la sua “rete”, Pisapia affida ad Alessandro Capelli, già delegato alle politiche giovanili del Comune di Milano, il lancio delle Officine delle idee. Secondo Pisapia bisogna rilanciare “lo spirito della coalizione” e del “primo Ulivo”, per questo approva l’idea di Renzi di tornare al Mattarellum per battere “i populismi e la destra”.
L’unico politico a parlare dal palco durante la presentazione, a parte Pisapia, è stato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, nel congresso Pd schierato con Andrea Orlando. Ad accompagnarlo invece tra il pubblico: Roberto Speranza, Laura Boldrini, Gad Lerner, Bruno Tabacci, Enrico Rossi, Maurizio Landini, Gianni Cuperlo, Miguel Gotor, Marco Boato e Massimo Zedda.
Foto di Umberto Pizzi
Ecco chi Giuliano Pisapia corteggia per coltivare il campo progressista. L’articolo di Francesco Curridori