Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

Da De Gasperi all’IA: come si scrive la storia. Lezioni di futuro
L’Europa (in)difesa. Tutte le mosse di Bruxelles

Il saluto di Umberto Pizzi a Luciano De Crescenzo, morto a 90 anni. Le foto

Eleonora Brigliadori, Luciano De Crescenzo (1983)
Eleonora Brigliadori, Luciano De Crescenzo (1983)

È morto oggi a Roma, all’età di 90 anni, Luciano De Crescenzo. De Crescenzo soffriva da tempo di una malattia neurologica degenerativa. E le sue condizioni erano precarie. A portarlo via, le conseguenze di una polmonite.

De Crescenzo lascia un’eredità immensa fatta di oltre cinquanta libri, 18 milioni di copie vendute nel mondo, di cui 7 milioni in Italia. Le sue opere sono state tradotte in 19 lingue e diffuse in 25 Paesi. E poi i film indimenticabili “Così Parlò Bellavista”, “32 dicembre” raccontando Napoli con filosofia ed ironia. Un grande successo lo ebbe anche in tv con programmi come “Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi” sui miti e sulle leggende degli antichi greci. Per non parlare del successo cinematografico, immortalando sullo schermo il personaggio napoletanissimo del professor Bellavista e recitando persino con Sophia Loren in “Sabato domenica e lunedì” della Wertmuller.

Sul grande schermo aveva però esordito come attore ne “Il pap’occhio” (1980) nel ruolo del Padreterno, al fianco dell’amico Roberto Benigni e diretto da Renzo Arbore. De Crescenzo era nato a Napoli il 20 agosto 1928 nel borgo di Santa Lucia (abitò al civico 40 di via Generale Orsini, nello stesso stabile in cui era nato il suo storico amico Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer), viveva ormai da tempo a Roma ed è stato assistito fino all’ultimo dalla figlia Paola, dal genero, dai nipoti e dal suo storico agente Enzo D’Elia.

(Testo Askanews)

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)

×

Iscriviti alla newsletter

LE NOSTRE RIVISTE

formiche AirPress decode39 healthcarepolicy

SEGUICI SUI SOCIAL