L’intelligenza artificiale generativa è una sfida già in corso, anche se nell’opinione pubblica c’è poca consapevolezza dei rischi e delle potenzialità. Se ne è parlato alla Camera in occasione della presentazione dell’ultimo libro del presidente di I-Com, Stefano Da Empoli, L’economia di ChatGPT. Tra false paure e veri rischi, pubblicato da Egea.
Al dibattito, organizzato su iniziativa del presidente della commissione Attività produttive, commercio e turismo, Alberto Luigi Gusmeroli e moderato dal direttore di Formiche Flavia Giacobbe, hanno preso parte la Giornalista Rai, Barbara Carfagna, il consigliere del presidente del Consiglio dei ministri, Renato Loiero, l’amministratore delegato di Daxo Group e presidente Donne 4.0, Darya Majidi, e la presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione, Paola Severino. “Siamo e dobbiamo essere attori e autori del nostro destino sia provando a sviluppare i nuovi dispositivi di IA, come già sta facendo l’Ue, sia adottandoli – ha spiegato Stefano Da Empoli – l’intelligenza artificiale è qualcosa su cui l’Italia deve investire così come sulla formazione, necessaria per utilizzo più consapevole di questi strumenti”. “A livello di sistema-Paese è necessario entrare nell’ottica che l’intelligenza artificiale supporta senza sostituire, non sottrae bensì potenzia l’intelligenza umana – ha aggiunto l’autore del libro – il valore della persona umana è e resta fondamentale”.
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