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Il processo all’economia alla Luiss con Ravasi, Becchetti, Messori, Zamagni e Sachs. Le foto

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Il cardinal Gianfranco Ravasi
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Giuliano Amato
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L'economista Stefano Zamagni
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Giuliano Amato
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Gianfranco Ravasi, a sinistra
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Gianfranco Ravasi
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Paola Severino, rettore Luiss e Gianfranco Ravasi
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Paola Severino
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Leonardo Becchetti, Giuliano Amato, Marcello Messori e Stefano Zamagni
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Gianfranco Ravasi
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Leonardo Becchetti
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Marcello Messori
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Stefano Zamagni e Marcello Messori
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Jeffrey Sachs e Leonardo Becchetti
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Gianfranco Ravasi
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Jeffrey Sachs
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Stefano Zamagni
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Stefano Zamagni, a sinistra
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Marcello Messori

Dove sta andando il mondo? E i ricchi rimarranno ricchi e i poveri poveri? Le classiche domande esistenziali, che spesso inducono ad una alzata di spalle. Non questo pomeriggio, non alla Luiss, dove alcuni economisti e giuristi e anche un cardinale, hanno preso parte al dibattito Processo all’economia. Demografia, democrazia, mercati e felicità tenutosi presso la Sala delle Colonne dell’ateneo romano.

L’evento, organizzato  collaborazione con il Cortile dei Gentili, struttura del Pontifico Consiglio della Cultura costituita per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti, ha visto la partecipazione di Paola Severino, rettore Luiss, il cardinale Gianfranco Ravasi presidente Pontificio Consiglio della Cultura e fondatore del Cortile dei Gentili, Giuliano Amato, presidente della consulta scientifica del Cortile dei Gentili, Leonardo Becchetti e Stefano Zamagni della Università di Roma Tor Vergata e Marcello Messori direttore della Luiss School of European Political Economy. Le conclusioni sono invece state affidate a Jeffrey Sachs della Columbia University.

Becchetti ha paragonato l’economia mondiale a quattro ruote della macchina. “Ci sono alcune gomme più gonfie e altre meno gonfie. In questo momento quelle per così dire sgonfie riguardano il mercato del lavoro. Le altre ruote sono il profitto, il consumatore e l’ambiente ed è comunque una macchina squilibrata perché una ruota è più gonfia dell’altra. Una macchina con ruote sgonfie e gonfie tende ad andare a sbattere.

Foto Luiss – Riproduzione riservata


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