“Io non sono affatto uno sciacallo. Sono una persona che fa politica e continua fermamente a credere alla necessità di un futuro del centrosinistra di larga unità e non di divisione. Per questo la scelta di sostenere con Sinistra dem’ la candidatura di Andrea Orlando è stata per molti versi una scelta naturale”. Gianni Cuperlo, ex sfidante di Matteo Renzi alle primarie per la leadership del Pd e per qualche mese presidente del partito prima di dimettersi lasciando il posto a Matteo Orfini, schiera formalmente la sua corrente ‘Sinistra dem’ a sostegno della corsa del Guardasigilli contro Matteo Renzi e Michele Emiliano alle primarie del 30 aprile per la nuova leadership Pd.
Per formalizzare il sostegno a Orlando, Cuperlo ha riunito allo Spazio eventi del Rome Life Hotel di via Palermo 10 – dove un tempo si riuniva l’assemblea nazionale dei Ds quando il partito aveva sede in via Nazionale- l‘assemblea della sua componente invitando il ministro a concludere l’evento. “Orlando – sottolinea Cuperlo – conosce la sinistra ed è cresciuto nel centrosinistra: si è formato in quella cultura. Ha avuto ruoli di rilievo nella stagione che si è appena chiusa guidata da Matteo Renzi, avendo il coraggio e l’onestà ora di alzarsi in piedi e dire che adesso le cose vanno cambiate. E lo dice con uno stile sobrio e fermo che abbiamo sempre apprezzato, ci appartiene e condividiamo. Esprime una cultura inclusiva e di condivisione”.
Questa sera si chiudono i termini per depositare le candidature e da martedì la campagna elettorale per i gazebo del 30 aprile avrà inizio. Cuperlo, infatti, ha archiviato la possibilità di rinviare le primarie. “Se tutti e tre i candidati si fossero dichiarati concordi avrebbe forse ancora senso ragionarci sopra. Ma così non è stato. E senza il loro consenso la discussione non si pone nemmeno”. D’altra parte, “due mesi in questo clima sarebbe molto faticoso per tutti. Lo si vede in questi giorni: una discussione fatta così può lasciare ferite e macerie. A noi serve una profonda e seria discussione interna, anche aspra: ma sui contenuti, non nella forma e fatta di attacchi e rancori personali”.
Testo: Askanews
Foto: Imagoeconomica/BENVEGNU’ E GUAITOLI