Skip to main content

Matteo Renzi, dalla “rottamazione” alle dimissioni dalla segreteria del Pd. Le foto di Umberto Pizzi

1 / 49
Gianni Cuperlo e Matteo Renzi
2 / 49
Gianni Cuperlo e Matteo Renzi
3 / 49
Gianni Cuperlo e Matteo Renzi
4 / 49
Gianni Cuperlo e Matteo Renzi
5 / 49
Matteo Renzi
6 / 49
Paolo Gentiloni e Matteo Renzi
7 / 49
Paolo Gentiloni e Matteo Renzi
8 / 49
Matteo Renzi
9 / 49
Paolo Gentiloni e Matteo Renzi
10 / 49
Matteo Renzi
11 / 49
Matteo Renzi
12 / 49
Matteo Renzi
13 / 49
Matteo Renzi
14 / 49
Matteo Renzi
15 / 49
Matteo Renzi
16 / 49
Matteo Renzi
17 / 49
Matteo Renzi
18 / 49
Matteo Renzi
19 / 49
Matteo Renzi
20 / 49
Matteo Renzi
21 / 49
Matteo Renzi
22 / 49
Matteo Renzi
23 / 49
Matteo Renzi
24 / 49
Matteo Renzi
25 / 49
Matteo Renzi
26 / 49
Matteo Renzi
27 / 49
Matteo Renzi
28 / 49
Matteo Renzi
29 / 49
Matteo Renzi
30 / 49
Matteo Renzi
31 / 49
Matteo Renzi
32 / 49
Matteo Renzi
33 / 49
Matteo Renzi
34 / 49
Matteo Renzi
35 / 49
Matteo Renzi e Gianni Cuperlo
36 / 49
Matteo Renzi e Gianni Cuperlo
37 / 49
Matteo Renzi e Gianni Cuperlo
38 / 49
Matteo Renzi e Gianni Cuperlo
39 / 49
Matteo Renzi e Gianni Cuperlo
40 / 49
Matteo Renzi
41 / 49
Matteo Renzi
42 / 49
Matteo Renzi
43 / 49
Matteo Renzi
44 / 49
Matteo Renzi
45 / 49
Matteo Renzi
46 / 49
Matteo Renzi
47 / 49
Matteo Renzi
48 / 49
Matteo Renzi
49 / 49
Matteo Renzi

È stata una lunga notte per Matteo Renzi. Nonostante entri in Parlamento con una vittoria senza affanno nel collegio di Firenze per il Senato, le elezioni politiche sono state una dura sconfitta. Che, come il risultato del referendum per la riforma costituzionale, non poteva che portare alle dimissioni, questa volta dalla segreteria del Partito Democratico.

Il vicesegretario del Pd, Maurizio Martina, è arrivato alle tre di notte alla sala stampa allestita nella sede nazionale del Pd al Nazareno: “È chiaro che per noi si tratta di una sconfitta molto evidente, molto chiara e molto netta”. Poche parole, un unico risultato certo.

Nei giorni precedenti al voto, l’ex presidente del Consiglio aveva assicurato l’intenzione di restare segretario fino alla scadenza naturale del mandato nel 2021. Una convinzione ribadita anche all’inizio della lunga notte al Nazareno ma che, con il passare delle ore, è diventata meno ferma. Prima gli exit poll, poi i dati reali, infatti, hanno evidenziato una situazione diventata sempre più pesante. Così è arrivato il momento di decidere tra la voglia di resistere e l’ipotesi di lasciare.

Andrea Rossi, responsabile organizzazione del Pd, ha detto alla Maratona Mentana su La7, che Renzi e il partito prendono atto di essere la terza forza politica del Paese: “Fermo restando il nostro senso di responsabilità verso il Paese, per noi ora si profila per il futuro il ruolo di opposizione per cinque anni. In questo momento la responsabilità primaria d’iniziativa è di M5s e centrodestra”.

(Foto di Umberto Pizzi-riproduzione riservata)



×

Iscriviti alla newsletter