Fine settimana politico monopolizzato dal voto per le primarie del Partito democratico: la sfida è tra Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano. Assai probabile la vittoria dell’ex presidente del Consiglio e segretario uscente che – stando a tutte le rilevazioni – viaggia ben al di sopra del 50%, la quota al di sotto della quale scatterebbe il secondo turno.
E’ arrivata così alla fine la campagna elettorale di quelle che sono state le quinte primarie del Pd a livello nazionale. Le prime nel 2007 incoronarono Walter Veltroni, le seconde nel 2009 videro trionfare Pierluigi Bersani, vincitore anche nel 2012. In quelle dell’anno successivo, invece, – dopo la mancata vittoria alle elezioni politiche e l’incredibile stallo politico e istituzionale che portò alla rielezione di Giorgio Napolitano – si impose Renzi. Che, ora, punta a fare il bis. Prima c’era stato un altro appuntamento – ma il Partito Democratico non era ancora ufficialmente – peraltro il più partecipato di tutti: i gazebo organizzati nel 2005 per la scelta dell’allora candidato alla presidenza del Consiglio per il centrosinistra. Si presentarono a votare 4 milioni e mezzo di persone e a vincere fu per distacco Romano Prodi.
Stavolta invece si prevedono numeri molto più bassi: non più di un milione e mezzo di votanti, ma pure Renzi – mercoledì scorso durante il primo e unico confronto tv tra i tre candidati alla segreteria del Pd (qui l’approfondimento di Andrea Picardi) – ha dichiarato che si sentirebbe già soddisfatto anche semplicemente superando il milione.
Nella gallery alcune delle foto che nel corso di questa campagna elettorale sono state scattate a Renzi, Orlando ed Emiliano.
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