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Alberto Rosso, Angelo Tofalo e Walter Villadei alla presentazione del nuovo libro di Marcello Spagnulo. Le foto di Pizzi

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Angelo Tofalo e Giovanni Fantuzzi
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Walter Villadei, Giovanni Fantuzzi, Alberto Rosso, Antonio Conserva e Mauro Lunardi
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Norberto Salza
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Adriano Cirillo, Norberto Salza e Angelo Tofalo
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Alberto Rosso, Flavia Giacobbe e Mauro Lunardi
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Angelo Tofalo e Giovanni Fantuzzi
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Antonio Conserva e Alberto Rosso
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Paolo Gaudenzi, Giovanni Fantuzzi, Alberto Rosso, Antonio Conserva e Mauro Lunardi
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Franca Morgia, Flavia Giacobbe e Michela Della Maggesa
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Flavia Giacobbe e Luca Baione
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Flavia Giacobbe e Angelo Tofalo
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Carlotta Ventura e Paolo Gaudenzi
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Carlotta Ventura
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Giovanni Fantuzzi e Antonio Conserva
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Giovanni Fantuzzi e Antonio Conserva
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Giovanni Fantuzzi e Alberto Rosso
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Giovanni Squame
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Niccolò Invidia e Angelo Tofalo
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Lorenzo Benigni e Alberto Rosso
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Lorenzo Benigni
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Marcello Spagnulo, Carlo Pelanda e Flavia Giacobbe
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Marcello Spagnulo e Alberto Rosso
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Marcello Spagnulo e Alberto Rosso
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Daniele Mocio
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Angelo Tofalo
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Niccolò Invidia e Massimo Mazzola
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Paolo Gaudenzi e Alberto Rosso

L’Italia si prepara per le Guerre stellari. È quanto emerso dalla presentazione del libro “Geopolitica dell’esplorazione spaziale” di Marcello Spagnulo, edito da Rubbettino, organizzata a Roma, presso il Centro Studi Americani, dalle riviste Airpress e Formiche. Moderati dal direttore Flavia Giacobbe, ne hanno parlato con l’autore il capo di Stato maggiore dell’Aeronautica Alberto Rosso e il cosmonauta Walter Villadei. Ad aprire i lavori Niccolò Invidia, coordinatore dell’Intergruppo parlamentare per l’aerospazio e il professor Carlo Pelanda, autore della postfazione del libro. Un intervento da remoto l’ha fatto anche Luca Parmitano (autore della prefazione) con un messaggio direttamente dalla Stazione spaziale internazionale. Conclusioni invece affidate al sottosegretario alla Difesa Angelo Tofalo che ha lanciato la promessa: “L’Italia sta gettando le basi per costituire il suo Comando spaziale”.

Si tratta dell’istituzione dell’Ufficio generale per lo Spazio presso lo Stato maggiore della Difesa, il primo passo per seguire le orme dello Space Command di Donald Trump e del Commandement de l’Espace di Emmanuel Macron, entrambi già operativi. Dopo Stati Uniti e Francia, anche l’Italia si appresta dunque a dotarsi di uno strumento utile a fronteggiare la nuova competizione extra-atmosferica. Proprio di quest’ultima si è parlato durante l’evento, seguito in platea da tanti rappresentanti dello Spazio italiano e non solo, con i generali Giovanni Fantuzzi, Antonio Conserva e Mauro Lunardi, il professor Paolo Gaudenzi, Franca Morgia dell’Agenzia spaziale europea e tanti altri.

Clicca qui per il racconto dell’evento di Stefano Pioppi

(Foto: Umberto Pizzi-riproduzione riservata)

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