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Chi c’era a Venezia con Rutelli alla Soft Power Conference. Le foto

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Alessandro Lanza
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Alessandro Lanza
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Antonio Navarra
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Yann Werrling
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Yann Werrling
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Erasmo D'Angelis
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Erasmo D'Angelis
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Pierpaolo Campostrini
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Pierpaolo Campostrini
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Alessandro Codello
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Alessandro Codello
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Alessandro Codello
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Francesco Rutelli
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Pasquale Gagliardi
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Francesco Rutelli
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Francesco Rutelli
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Francesco Rutelli
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Pasquale Gagliardi
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Francesco Rutelli
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Francesco Rutelli

“Il soft power italiano non può essere ridotto a una cartolina-ricordo delle nostre città d’arte”, ha spiegato in una conversazione con Formiche.net Francesco Rutelli, fondatore del Soft Power Club, un’associazione che ieri e oggi ha tenuto a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Prada, il suo primo appuntamento pubblico. “Umilmente dico che non sarebbe stato facile riunire un Soft Power Club con partecipanti autorevoli in un’altra nazione. In Italia ci sono città che hanno in sé un significato universale e che sono piattaforme importanti, purtroppo nel tempo non sempre valorizzate”. Basti pensare che tre anni fa, l’allora premier britannica Theresa May aveva scelto Firenze, città simbolo del Rinascimento, per un importante discorso sulla Brexit e il futuro dell’Europa.

“Il nostro Paese ha sempre sottovalutato il proprio soft power”, ammonisce Rutelli: “L’Italia ha ben chiare la propria alleanza e collocazione internazionale; allo stesso tempo, è un piattaforma in termini di esportazioni, di cultura e di industrie creative. Il compito dell’Italia è di saper far valere la proprie capacità — che sono enormi — e sostenerne le potenzialità competitive”.

Ecco le foto dell’incontro.

Foto: Mihail Iosip


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