Sergio Staino a muso duro contro Matteo Renzi. Il direttore de l’Unità in questi giorni non ha esitato a schierarsi a sostegno dei giornalisti del quotidiano fondato da Antonio Gramsci – che rischiano il licenziamento – e a chiamare in causa l’ex premier e attuale segretario del Partito Democratico, che del giornale detiene circa il 20%.
”Non è accettabile il modo di agire della proprietà, in questa situazione si faccia vedere il socio di minoranza, il Pd. Renzi mi dica cosa vuol fare di questo giornale”. Sono state queste le parole che Staino ha pronunciato durante la conferenza stampa che si è svolta un paio di giorni fa a cui hanno partecipato anche il condirettore (e deputato Pd) Andrea Romano e i 27 giornalisti del quotidiano.
Una versione che Staino ha poi confermato in altre sortite pubbliche, compresa quella di ieri sera alla trasmissione di La7 Piazzapulita condotta da Corrado Formigli, nel corso della quale il direttore de l’Unità ha ancora una volta puntato il dito contro Renzi.
Staino ha inoltre diffuso il contenuto di una lettera che aveva scritto venti giorni fa allo stesso ex presidente del Consiglio ma che finora non era stata pubblicata. “Dirti che sono profondamente deluso, e in prima fila deluso da te, è dir poco”. Una scelta che lo stesso Staino ha spiegato così: “Altri venti giorni sono passati dall’invio di questa lettera, venti giorni di silenzio totale. Questo mi costringe a renderla pubblica per vedere se riesci a degnarmi di una qualche risposta”.
Il futuro de l’Unità ormai è sempre più a rischio dopo che l’amministratore delegato Guido Stefanelli ha comunicato l’intenzione della società di voler dare il via a licenziamenti collettivi senza ammortizzatori sociali.
Ecco alcune recenti foto di Sergio Staino scattate da Umberto Pizzi
(Foto di Umberto Pizzi/Riproduzione riservata)