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Teti, Manenti e Gorelick raccontano il mondo degli 007 di Pechino. Le foto

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Robert Gorelick, Alberto Manenti, Antonio Teti e Flavia Giacobbe

Davanti alla minaccia dello spionaggio cinese serve una nuova forma mentis da parte della popolazione che abbia come obiettivo una cultura della sicurezza nazionale. Questo il tema di fondo emerso nel corso dell’evento di presentazione presso il Centro studi americani del volume di Antonio Teti, docente di cyber intelligence, cyber security, IT governance e big data all’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara, China Intelligence. Tecniche, strumenti e metodologie di spionaggio e controspionaggio della Repubblica Popolare Cinese (edito da Rubbettino).

Insieme all’autore, hanno discusso dei temi trattati dal volume Robert Gorelick, già capo della Central intelligence agency (Cia) in Italia, e Alberto Manenti, già direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise), moderati dal direttore di Formiche e Airpess, Flavia Giacobbe.


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