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Mario Nava, il presidente che si è dimesso da Consob, in 35 foto

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Il presidente della Consob, Mario Nava, ha presentato le dimissioni che sono state accettate dal collegio nel corso di una riunione convocata d’urgenza. Le dimissioni si chiariscono alla luce delle pressioni di Lega e M5S affinché mettesse in regola la sua posizione vista l’incompatibilità tra il distacco dagli uffici tecnici della Commissione europea e la guida di una autorithy nazionale, come la Consob italiana.

Non si può escludere che il collegio possa avere chiesto a Nava di rivedere la decisione, rinunciando al comando e optando per l’aspettativa che avrebbe eliminato ogni dubbio sulla incompatibilità rispetto al ruolo di presidente della Consob. Nava, però, ha deciso di lasciare l’incarico e tornare a Bruxelles. Il presidente Consob nei giorni scorsi aveva ribadito che sulla sua nomina è tutto regolare, ma soprattutto aveva affermato di essere “della vecchia scuola, per cui le amministrazioni si parlano per atti e non in tv o strillando in parlamento”.

Della giornata di ieri la nota di Laura Bottici ed Elio Lannutti, rispettivamente capogruppo e membro M5S della commissione Finanze del Senato, nella quale si faceva riferimento alla posizione dell’Assonime, l’associazione tra le società per azioni, molte delle quali quotate in Borsa e quindi vigilate proprio dalla Commissione, che ha chiesto di lasciare Nava al suo posto: “Dopo la nota congiunta M5S-Lega, con la quale abbiamo chiesto le dimissioni del presidente della Consob, Mario Nava, semplicemente distaccato dalla Commissione Ue e quindi a evidente rischio di conflitto di interessi, c’è una lobby molto interessata che si è già attivata per proteggerlo”.

L’ex presidente, rivolto alla Commissione, ha così commentato le sue dimissioni: “Sono certo che il mio sacrificio personale rasserenerà gli animi, dimostrerà quanto tengo personalmente all’indipendenza di questa Autorità al di là dei miei interessi personali e permetterà al governo di indicare un Presidente con caratteristiche ad esso più congeniali”.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)



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