Fausto Bertinotti, “comunista non pentito ma mente onesta e appassionata”, si è incontrato ieri con Marcello Veneziani (autore del virgolettato) per parlare del centenario della Rivoluzione Russa.
“Della rivoluzione bolscevica – ha scritto Veneziani sul Tempo – si sono registrate in questi giorni due significative rivendicazioni nostalgiche. Da una parte Mario Tronti, lucido teorico dell’operaismo, ha elogiato in Parlamento la rivoluzione leninista mentre i suoi colleghi erano presi dalla legge elettorale e lo vedevano come un marziano. La sua nota così vistosamente stonata, così fuori luogo e fuori tempo, ha acquisito perlomeno la nobiltà della sconfitta e il valore di una testimonianza decisamente fuori moda. Ancor peggio, sfidando la parodia, ha fatto Marco Rizzo, esponente dell’ultimo comunismo, che ha marciato su Mosca in una replica virtuale dell’assalto al Palazzo d’Inverno per onorare la memoria della rivoluzione russa. C’è qualcosa di grottesco, di patetico ma anche di rispettabile in questi ultimi “conati sovietici” in pieno nichilismo globale. Anche se è l’esatta applicazione di una celebre massima di Marx secondo cui la storia si presenta la prima volta come tragedia e poi si ripete come farsa”.
Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco tutte le foto.
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